Valorizzare e al contempo proteggere il patrimonio forestale per la diminuzione delle emissioni e l'incremento della generazione di energia ad impatto zero. Queste le ragioni che hanno portato alla firma del patto per la filiera bosco-legno-energia
(Rinnovabili.it) – La Regione Lombardia punta a valorizzare la filiera bosco-legno-energia. Con l’obiettivo di aumentare sia la quota d’uso sia la trasformazione del legname locale sta cercando di sviluppare il mercato stabilendo sinergie tra ricerca, innovazione e formazione. In questo modo si riuscirà a rafforzare e promuovere la neonata struttura cercando di creare nuova ricchezza utilizzando gli scarti derivanti dalla lavorazione dei bosco e degli scarti di lavorazione di falegnameria per la generazione di energia destinata alla produzione di calore e di acqua calda. Per queste ragioni è stato firmato, a margine della presentazione del “Rapporto sullo stato delle foreste della Lombardia” giunto alla sua terza edizione ed elaborato dall’Ersaf (Ente regionale per i servizi all’agricoltura e alle foreste) il nuovo Patto che segna un passo avanti nel percorso per la sostenibilità, come sottolineato dall’assessore regionale ai Sistemi verdi e al Paesaggio Alessandro Colucci. L’assessore, che ha sottoscritto il documento insieme a 14 enti locali tra cui Comunità montane, Unione Province e Anci, unitamente ai rappresentanti di Consorzi forestali e di aziende produttrici e di lavorazione del legno ha dichiarato “Il Patto – ha sottolineato Colucci – costituisce lo strumento con cui consolidare e rafforzare le azioni del sistema regionale legato all’utilizzo e alle gestione delle foreste. L’obiettivo di Regione Lombardia è infatti quello di realizzare una politica di grande attenzione a favore dei boschi lombardi così da raggiungere una conduzione attenta e strutturata del patrimonio forestale, in grado di moltiplicare sia i valori economici, sia quelli naturalistici, di tutela idrogeologica e di fruizione per i cittadini”.
Fornendo un quadro completo del patrimonio forestale della regione è stato evidenziato come i circa 760.000.000 alberi (77 piante per cittadino residente), equivalenti a 630 metri quadrati di bosco, costituiscano in effetti una risorsa importante e preziosa. “L’estensione delle foreste lombarde – ha sottolineato Colucci – è in costante crescita. Negli ultimi 50 anni, infatti, sono raddoppiate in linea con quanto avviene nel resto d’Europa e in controtendenza con quanto accade nel resto del mondo. In Lombardia i boschi occupano un quinto del territorio regionale e i suoi 105.000.000 di metri cubi di legname trattengono 134.000.000 di tonnellate di CO2”.
Puntando sulla valorizzazione del patrimonio verde, si potrà infatti andare a stimolare la nascita di nuovi posti di lavoro nel settore legato alle foreste, ha sottolineato nuovamente Colucci : “Incentivare una regolare gestione della significa garantire e incrementare i benefici effetti del bosco sul clima, sulla stabilità dei versanti, sulla qualità dell’aria, sulla biodiversità ma significa anche rilanciare lo sviluppo della filiera, creando nuovi posti di lavoro e nuove opportunità di sviluppo”.
Oltre alla produzione di energia e alla valorizzazione del patrimonio forestale l’interesse dei firmatari sta nel rendere più sicuri i processi e la catena di approvvigionamento superando le inefficienze del sistema e stabilendo una strategia comune che vada a vantaggio di tutti rispettando sempre la risorsa boschiva.