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Ferrarelle “B2B”: la sostenibilità in bottiglia

Per divenire un'azienda ancora più sostenibile la Ferrarelle ha attivato il progetto B2B per il reciclo del PET. In questo modo l'azienda produrrà una minore quantità di emissioni dannose per l'ambiente

(Rinnovabili.it) – La Ferrarelle Spa ha un nuovo obiettivo: divenire un’azienda 100% sostenibile. Per raggiungere tale obiettivo ha organizzato il progetto B2B, Bottle to Bottle, che mira al recupero e al reimpiego del PET (polietilentereftalato), utilizzato nella produzione dei contenitori per bevande).
L’azienda, da tempo interessata ai meccanismi dello sviluppo sostenibile, ha stipulato un contratto con un impianto di riciclaggio campano che ogni anno recupera 40mila tonnellate di plastica.
Grazie ad un regolamento della Comunità Europea in Francia, Gran Bretagna e Germania le aziende alimentari possono reimpiegare il PET recuperato dai rifiuti urbani e dal 2010 la norma dovrebbe divenire attiva anche in Italia.
Grazie a speciali impianti il PET recuperato dai rifiuti viene ripulito e trasformato in granuli che, mescolati con nuovo PET, permettono di creare nuovi contenitori alimentari.
“Dopo l’impianto fotovoltaico, l’Oasi di Riardo, l’alleggerimento del packaging, etc, una nuova importante iniziativa per l’ambiente – spiega Michele Pontecorvo, Responsabile Relazioni Esterne dell’azienda – È solo la natura che ci dona questo meraviglioso prodotto che ci limitiamo ad imbottigliare così come sgorga alla sorgente, ed è nostro preciso dovere difenderla in ogni modo possibile. Il B2B è un nuovo importante progetto per l’ambiente e siamo orgogliosi di poterlo realizzare in una terra, la Campania, che ha dovuto affrontare un momento di fortissima crisi proprio legata allo smaltimento dei rifiuti dal quale è uscita con grande dignità. Il nostro progetto vuole anche essere un ulteriore segnale di ripresa, un monito: i nostri rifiuti, una grande risorsa”.