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Feed-in-tariff, il fotovoltaico britannico potrebbe spiccare il volo

(Rinnovabili.it) – Sembrano essere brillanti le prospettive del solare britannico e tutto dipende dal feed-in-tariff adottato dalla Nazione che si prevede aumenterà di cinque volte la domanda di moduli fotovoltaici. A rivelarlo è un nuovo rapporto redatto dalla PricewaterhouseCoopers (PwC) intitolato _”On the brink of a bright future?”_ (Sull’orlo di un futuro radioso?) in cui si leggono incoraggianti previsioni: al 2015 si potrebbe arrivare ad una potenza istallata pari ad un GW, segnando un aumento trenta volte superiore ai valori attuali. Una crescita che in dieci anni potrebbe portare la Gran Bretagna ai livelli attuali della Germania, favorendo le imprese e le famiglie che potranno ricevere dalla società energetica circa 41 penny per kWh immesso nella rete.
Scettico invece il chief executive della Solar Trade, David Matthews, pur concordando con l’introduzione del regime tariffario non crede possibili le proiezioni delineate nel rapporto sottolineando come numerose aziende hanno visto crescere la domanda di moduli con l’entrata in vigore nello scorso aprile del feed in tariff prevedendo un aumento della produzione ma in termini più moderati e temendo che queste agevolazioni per il PV possano ripercuotersi sulle altre tecnologie rinnovabili.
“Il governo è nettamente sbilanciato verso il mercato dell’energia elettrica e verso il PV”, ha rivelato Matthews. “(Il governo) Ha dato una spinta enorme all’industria del fotovoltaico, ma allo stesso tempo ha preso a calci l’industria rinnovabile termica”.
Sottolineando come tuttavia il mercato del solare non sia al momento pronto per una crescita rapida raccomanda investimenti repentini per lo sviluppo della catena di approvvigionamento e di formazione del personale a supporto dello sviluppo del settore.
“L’industria avrà bisogno di adattarsi e di svilupparsi rapidamente per garantire che il maggior numero di opportunità in termini di posti di lavoro e creazione di valore venga sfruttata all’interno del Regno Unito”, ha comunicato il direttore della PwC Daniel Guttmann. “Ulteriori investimenti saranno necessari per la formazione e per finanziare la rapida espansione prevista. I nuovi operatori sono destinati a moltiplicarsi in Gran Bretagna nei prossimi anni”, ha riferito.

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