Ora più che mai è necessario che i 27 trovino un rapido accordo sul piano di aiuti, lasciando in primo piano un orientamento ‘verde’
La crisi finanziaria sarà la priorità che i leader Ue si troveranno ad affrontare nel summit di questo giovedì e venerdì, per passare poi al Parlamento europeo, una priorità su cui si riversano le attese di tutta l’Europa. L’invito che arriva dall’European Wind Energy Conference (Ewec) 2009 è quello di un’urgenza d’intesa nei confronti del Recovery Plan della Commissione Europea e su cui i Ventisette sembrano finora non riuscire proprio a trovare un accordo, continuando a discutere sulla distribuzione dei fondi. “È indispensabile che i capi di stato europei approvino il Piano di aiuti all’economia al Vertice di Primavera di questa settimana”, ha messo in guardia Christian Kjaer, CEO dell’EWEA sottolineando la necessità che tale pacchetto di stimoli privilegi le tecnologie più innovative e garantisca una svolta verde. I 565 milioni di euro destinati dal piano per finanziare gli impianti eolici offshore – sottolinea Kjaer – creerà posti di lavoro, fornirà nuove opportunità di ricerca e sviluppo per rendere il settore energetico più efficiente e meno costoso, migliorare operazioni e manutenzione, e accelerare la distribuzione sul mercato. Secondo l’associazione gli Stati membri dovrebbero mostrarsi proporzionalmente ambiziosi se sono intenzionati a garantire alla loro economia un reale stimolo, mantenendo e consolidando la loro leadership tecnologica a livello mondiale nel settore delle energie rinnovabili. “I governi devono offrire garanzie sui prestiti per l’energia eolica e di altri progetti in materia di energie rinnovabili, con priorità per le tecnologie di domani, altrimenti gli aiuti non andranno a buon fine”.