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Everest pieno di rifiuti? Parte la spedizione per ripulirlo

(Rinnovabili.it) – Quaranta giorni per ripulire l’Everest. Durerà tanto, infatti, la missione della speciale spedizione di volontari la “Extreme Everest Expedition 2010”:https://www.extremeeverestexpedition.com/, che partirà il prossimo 25 aprile. Alcuni volontari, armati di sacchetti e palette, ripuliranno i campo base dell’altopiano himalayano che sembrano essere particolarmente affollato dai rifiuti lasciati in vetta dalle numerose spedizioni. Finalmente una buona notizia per l’Everest dopo le “clamorose rivelazioni dei tassi di inquinamento delle sue cime”:https://www.rinnovabili.it/everest-mai-cosi-inquinato-concentrazioni-simili-a-quelle-dei-centri-urbani595473, grigie come una città industriale. Dal 1953, infatti, data della prima conquista umana della vetta himalayana da parte di Edmund Hillary, sarebbero stati oltre 4.000 gli alpinisti ed esploratori a salire sulla montagna più alta del pianeta, contribuendo, con la loro presenza nei campi, al suo inquinamento.
Un’operazione piuttosto complicata quella a cui si preparano i membri di questa particolare spedizione, dal momento che la rimozione e il trasporto dei rifiuti a una quota così elevata, circa 8.000 metri, potrebbe presentare notevoli difficoltà. Durante tutto il periodo della campagna la spedizione invierà dei messaggi sia per aggiornare lo stato di avanzamento dei lavori ma soprattutto per sensibilizzare tutti sugli effetti devastanti dei cambiamenti climatici. Il team, che verrà guidato dallo Sherpa Namgyal, è composto da 31 persone e il costo dell’intera operazione sarà di 203.574 dollari. Lo scopo della missione di pulizia in quota, però, è anche un altro: promuovere il turismo sulle meravigliose cime del Nepal per il 2011 e, allo stesso tempo, educare i prossimi visitatori a non inquinare uno dei più affascinanti siti naturali della terra.

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