La revisione della normativa adottata oggi dall’europarlamento permetterà agli Stati membri di addebitare, oltre ai pedaggi autostradali, i costi dell’inquinamento atmosferico e acustico agli autotrasportatori
(Rinnovabili.it) – Rivedere la norma che introduce l’Eurovignette, ovvero il pedaggio diversificato per i mezzi pesanti (dalle 3,5 tonnellate in su) per migliorare la qualità ambientale. Con questo intento Strasburgo ha approvato oggi il testo di revisione della normativa fiscale del trasporto su strada che consentirà di addebitare ai vettori il costo dell’inquinamento atmosferico e acustico, in aggiunta al pedaggio autostradale. Con 505 voti a favore, 141 contrari e17 astensioni infatti l’Europarlamento ha adottato questa mattina la nuova norma soggetta a un accordo in seconda lettura con il Consiglio e prima di essere adottata dagli Stati membri. Il testo presentato in aula dal relatore belga Saïd El Khadraoui (S&D) stabilisce l’aggiunta di 3-4 centesimi (per veicolo/km in media) al costo di utilizzo delle infrastrutture per coprire le spese esterne generate dal trasporto su strada, come l’inquinamento atmosferico e quello acustico. Oltre alle reti di trasporto transeuropee (TEN-T), la direttiva coprirà le autostrade e si applicherà ai veicoli superiori alle 3,5 tonnellate garantendo in cambio che i ricavi vengano utilizzati in futuro per finanziare sistemi di trasporto più efficienti e meno inquinanti; gli Stati membri dovranno infatti impegnarsi a investire il 15% dei proventi totali nelle reti di trasporto trans europee, per favorire la mobilità sostenibile in tutte le sue declinazioni.
*CHI INQUINA PAGA* Fino al 1° gennaio 2014 saranno esenti dai costi dell’inquinamento atmosferico i veicoli a motore EURO V, e fino al 1° gennaio 2018 la classe EURO VI. Nelle aree sensibili e nelle zone montuose, ai costi esterni si aggiungerà una maggiorazione fino al 25% per i veicoli più inquinanti (da EURO 0 a EURO II) e, a partire dal 1° gennaio 2015, sarà esteso alla classe EURO III. Inoltre per tutela la tra speranza del meccanismo così introdotto gli eurodeputati hanno incluso nella direttiva l’obbligo per gli Stati membri di informare periodicamente la Commissione sulle tariffe e sull’utilizzo degli oneri percepiti.