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Europarlamento: sotto esame le industrie nella lista “carbon leakage”

(Rinnovabili.it) – Le industrie europee a rischio di rilocalizzazione nell’ambito degli obblighi emissivi stabiliti nell’Unione potrebbero ottenere fino al 100% delle loro quote di emissione CO2 gratuitamente, come misura di incoraggiamento a rimanere sul territorio europeo. Gli Stati membri hanno approvato lo scorso settembre un progetto di decisione su cui sotto esame ora dell’Europarlamento. La proposta prevede la compilazione di un elenco di settori e sotto-settori industriali che possano beneficiare di tali quote a titolo gratuito nell’ambito della rinnovata Emission Trading System (ETS) a partire dal 2013.
La revisione dell’ETS, parte del pacchetto sui cambiamenti climatici della UE e approvata dal Parlamento nel dicembre 2008, prevede infatti che la Commissione Europea elabori entro il 31 dicembre 2009 una lista dei compartimenti che per sottrarsi alla modalità di scambio delocalizzerebbero la produzione verso paesi terzi, con una politica meno rigida del clima. Centosessantaquattro settori dalle materie plastiche ai prodotti chimici, fino all’industria alimentare e quella dell’acciaio, stilato sulla base di criteri dettagliati relativi ai costi della CO2 e all’esposizione commerciale definiti nella Direttiva EU-ETS. I parametri di riferimento rifletteranno il livello medio delle prestazioni del 10% degli impianti più efficienti.
L’esame in corso presso Strasburgo ha visto una proposta di revisione elaborata da 13 deputati, che è stata bocciata con 39 voti contrari contro 19 a favore. La decisione finale dovrebbe essere presa dalla Commissione Europea entro la fine dell’anno e se non saranno apportate modifiche l’elenco sarà valido per cinque anni (fino al 2014), ma nel corso di questo periodo potranno essere aggiunti dei settori.

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