Spagna e Grecia hanno assistito ad una diminuzione delle emissioni associate al comparto energetico, mentre Italia e Regno Unito hanno visto il maggior incremento, rispettivamente del +5,3% e +4%
(Rinnovabili.it) – Le economie dei Ventisette si stanno riprendendo dalla crisi, chi più e chi meno, e molti di quei settori che avevano visto cali a causa della recessione ora rialzano la testa. Una logica da cui non sfugge neppure l’inquinamento europeo, i cui dati emissivi, per quanto concerne “la produzione di CO2 eq.”:https://www.rinnovabili.it/co2-le-emissioni-del-2009-in-calo-solo-del-13801477 sono nuovamente tornati in positivo.
A darne conferma è oggi il nuovo rapporto dell’analista di mercato del Point Carbon che rivela come nel 2010 i dati ineranti l’anidride carbonica siano aumentati del 2-4% rispetto ai valori del 2009. Un più 4% per le emissioni industriali, mentre il settore energetico ha collezionato un aumento del 2%, e 3% è toccato alle emissioni coperte dal sistema cap-and-trade dell’UE, l’Emissions Trading Scheme (ETS).
Intervistato da EurActiv, commenta i dati Carl Schlyter, eurodeputato svedese e vice-presidente della Commissione per l’ambiente al Parlamento Europeo “E’ chiaro che se l’economia si riprenderà in misura maggiore, noi non raggiungeremo l’obiettivo del 20%” di riduzione delle emissioni di CO2. Ciò dimostra come una soluzione nei confronti della disoccupazione e di altri problemi economici basata solo sulla crescita sia insostenibile”.
Analizzando nel dettaglio i dati di Point Carbon, paese per paese, si scopre che nell’anno passato solo Spagna e Grecia hanno assistito ad una diminuzione delle emissioni associate al comparto energetico – del 32% e 11% rispettivamente, mentre Italia e Regno Unito hanno visto il maggior incremento, del 5,3% e 4%.