Come per Kyoto, un muro contro muro tra chi, come l'Europa, vuole limiti e date precise e che invece fa affidamento sulla buona volontà dei singoli paesi, o addirittura si oppone ad una regolamentazione. Dura la posizione dell'Europa che potrebbe emanare norme in modo unilaterale.
Dura polemica tra l’Europa da una parte e Stati Uniti, Cina, Australia e Arabia Saudita dall’altra. A Montreal si è chiusa infatti da poco l’assemblea dell’Organizzazione internazionale per l’aviazione civile (Icao), con un violento scontro tra i due schieramenti sul tema delle emissione di Co2 degli aerei civili, che l’Unione europea, con altri qindici Paesi, vorrebbe limitare.
L’Europa vuole infatti un tetto vincolante per il gas serra emesso dai veivoli delle compagnie aeree, mentre i Paesi del del no propongono invece una linea morbida, con tetti concordati solo dopo accordi bilaterali con i Paesi delle compagnie aeree. I tentativi di mediare non hanno portato a compromessi accettabili per tutte e due le parti, e quindi Bruxelles dichiara di essere intenzionata a imporre, a partire dal 2012, limiti unilaterali ad ogni compagnia che voglia operare nello spazio aereo europeo. Il progetto passerà all’Europarlamento, in tempo utile per approvarlo entro il 2008. Il traffico aereo costituisce quasi il 3 %delle emissioni globali di gas serra che finiscono ogni anno nell’atmosfera, con una tendenza ad aumentare proporzionalmente all’aumento del traffico nei prossimi decenni.
(fonte Avionews)