Rinnovabili

Euromobility: nuove forme di mobilità sostenibile avanti tutta

Rendere gli spostamenti meno dispendiosi dal punto di vista energetico e da quello ambientale è una sfida che richiede un impegno a più livelli, dal pubblico al privato, in cui la condivisione delle “best practies” costituisce una tappa importante. E dati alla mano Euromobility, l’Associazione Mobility Manager, illustra quali siano quali siano i percorsi da battere e quali le risorse di mobilità sostenibile che possano agire sia da leva economica nell’attuale periodo di crisi aiutando anche l’ambiente e le tasche dei cittadini. Nuove infrastrutture per il traffico in primo luogo, soprattutto strade e autostrade: le 4 corsie sull’A4 nel tratto di 37 Km tra Milano e Bergamo, percorso ogni giorno da circa 90.000 vetture e 30.000 mezzi pesanti, hanno ridotto del 22% le emissioni di PM10 (circa mezza tonnellata al giorno) e nelle ore di punta quasi il 16% di carburante.
Auto gpl e metano: il boom delle immatricolazioni 2008 (più 289,8% il gpl e più 32,2% quelle a metano) è stato un primo segnale s’inversione di rotta.
E ancora, l’utilizzo del bike-sharing e del car-sharing, le nuove forme di mobilità che stanno raccogliendo sempre più utenti: entro fine anno il bike sharing sarà operativo in quasi 100 città, mentre sono12 le città che già dispongono di car sharing con 13.000 utenti (il 18% in più in un anno), 500 auto dedicate a questo servizio, e 800 i mobility manager. Per finire l’Ecoguida che può portare ad una riduzione dei consumi compresa tra il 10% e il 15% con un risparmio annuale tra 150 e 200 euro.
“Per avviarsi sulla strada della mobilità sostenibile – ha detto Carlo Iacovini, Presidente di Euromobility – è necessario però che gli amministratori dimostrino maggior coraggio nel trasformare le sperimentazioni in progetti reali e i prototipi in prodotti per la mobilità di più largo consumo”. “In questo quadro – ha aggiunto Lorenzo Bertuccio, Direttore di Euromobility – la nostra Associazione potrà dare il suo contributo nel sostenere e diffondere le innovazioni come sta già facendo con il bike sharing attraverso CCBS, il Club delle Città per il Bike Sharing; supportare la realizzazione di progetti; fornire una validazione scientifica alle politiche infrastrutturali e dei servizi e valutare in termini ambientali queste politiche”. Poche, avvertono tuttavia gli organizzatori, le risorse. Il fondo gestito dal ministero dell’Ambiente, riferisce Euromobility, è di 270 milioni di euro per il triennio 2007-2009 ed in questi giorni, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, saranno disponibili i primi 9 milioni di euro per le città di medie dimensioni.

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