Rinnovabili

Eurocities, le città dicono no ai cambiamenti climatici

Londra, Parigi, Barcellona, Vienna, Lisbona, Stoccolma, Copenaghen, Helsinki e Milano. Queste le città che hanno già aderito al manifesto per le politiche contro i mutamenti climatici di “Eurocities” la rete delle principali centri urbani europei, fondata nel 1986, che riunisce le amministrazioni locali di circa 34 paesi dell’Unione. La sottoscrizione è avvenuta durante la conferenza Onu di Poznan, in Polonia, come ha riferito lo stesso sindaco Letizia Moratti, a margine della cerimonia per il conferimento della cittadinanza onoraria a Al Gore. Si tratta di una dichiarazione “impegnativa” che riconosce l’impatto decisivo delle azioni delle autorità locali nella lotta al riscaldamento globale e richiede l’impegno a coinvolgere tutti gli attori presenti sul territorio anche con l’obiettivo di fare pressioni sui governi per implementare interventi a favore dell’ambiente. Il documento chiede un impegno vasto che pone l’accento sia sulla lotta richiede l’attenta organizzazione ed armonizzazione delle politiche pubbliche a livello locale che alla pianificazione urbana tramite diverse misure come ad esempio: la limitazione dello sprawl urbano per ridurre le esigenze di spazio ed energia; la creazione di “quartieri ecologici”; la promozione di un’edilizia efficiente ed ecosostenibile; la riduzione del consumo energetico dei sistemi urbani e lo sviluppo dell’energia rinnovabile.

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