Il nucleare sembra non creare più la diffidenza del passato, perlomeno osservando i dati del sondaggio condotto dall’Eurobarometro sulla percezione dei cittadini europei a proposito dei rifiuti radioattivi. Dal campione intervistato emerge, infatti, che un 44% sarebbe a favore del nucleare contro un 45% contrario. E’ cresciuto quindi dal 2005 il consenso europeo nei confronti di questa fonte controversa, ed anche in Italia i sì sono passati dal 30% di 3 anni fa al 43% del 2008. Ma per tutti i Paesi l’opzione dell’atomo può essere accolta solo a condizione che venga risolto con urgenza, efficienza e sicurezza il problema di scorie e rifiuti. Nove europei su 10 ritengono che ogni Stato membro debba avere un preciso piano di gestione di questo tipo di rifiuti e chiede che l’UE segua attentamente l’evoluzione della situazione affinché tutti gli Stati membri applichino le stesse regole. Dall’indagine emerge anche come il 75% degli europei lamenti una scarsa informazione sulle problematiche dei rifiuti radioattivi ed il 74% li ritenga un rischio concreto. Non sorprende sapere che il sostegno all’energia nucleare arriva soprattutto dai Paesi dotati di impianti nucleari già operativi e in quelli in cui la popolazione si considera molto informata in merito alle questioni legate ai rifiuti radioattivi.