Dopo il furto di più di 3 milioni di crediti di carbonio gli Stati Membri fanno fatica a fidarsi della sicurezza del sistema, nonostante la riapertura dei registri
(Rinnovabili.it) – L’Europa ha chiesto agli Stati membri di approvare “nuove norme”:https://ec.europa.eu/clima/documentation/ets/docs/regulation_amendments_en.pdf che andranno a completare il quadro dei Registri della CO2, con lo scopo di aumentare la sicurezza dei registri nazionali sulle emissioni a seguito degli episodi di furti di dati e di 3 milioni di crediti di carbonio avvenuti all’inizio di quest’anno.
La Commissione europea ha discusso la proposta con i partecipanti a Bruxelles nel mese di marzo scorso, chiedendo agli stati membri di prendere in esame le nuove misure.
Un portavoce dell’esecutivo ha dichiarato che le misure dovranno essere esaminate dalla Commissione al cambiamento climatico e poi dal Parlamento Europeo, e potrebbe divenire effettivo nel giro di cinque-sei mesi. A seguito dei cyber attacchi avvenuti nel gennaio scorso Bruxelles ordinò la chiusura dei registri e dopo la recente riapertura i paesi legati al regime di mercato dei crediti di carbonio hanno dichiarato di non essere pienamente fiduciosi circa i sistemi di sicurezza a protezione dei certificati. “Alcune modifiche sono necessarie per ottenere i cambiamenti a lungo termine pianificati a carico dell’ETS europeo durante la terza fase (dal 2013-2020)” ha dichiarato ieri la Commissione.
“Un altro elemento importante, però, è una nuova serie di misure per migliorare ulteriormente l’integrità e la sicurezza dell’attuale sistema dei registri e il futuro singolo Registro EU, che diventerà operativo nel corso del prossimo anno”, è stato aggiunto.