Dai registri dei Ventisette emerge che l’anno scorso le emissioni di gas serra delle imprese aderenti al sistema comunitario di ETS sono aumentate di oltre 3%
(Rinnovabili.it) – Anno di ripresa il 2010, per lo meno a livello di emissioni comunitarie. Dopo l’importante periodo di flessione scatenato dalla crisi economica finanziaria, i gas serra europei tornano a crescere pur rimanendo ampiamente al di sotto del livello pre-recessione. A rivelarlo sono i Registri nazionali dei Crediti ETS dei Ventisette a cui, annualmente, gli impianti aderenti all’Emissions Trading Scheme sono tenuti a comunicare i dati sulle emissioni. Al sistema europeo ETS aderiscono attualmente oltre 12.000 centrali e impianti di produzione sia nei 27 Stati membri che in Norvegia e nel Liechtenstein e da quanto si evince dai Registri le emissioni corrispettive ammontavano l’anno scorso a *1,932 miliardi di tonnellate di CO2 equivalenti*.
Un aumento di circa il 3% rispetto al 2009, dovuto essenzialmente alla ripresa economica, ma che ancora risulta notevolmente inferiore al massimale fissato per il periodo 2008-2012. “Le cifre – ha affermato la commissaria responsabile dell’Azione per il clima Connie Hedegaard – indicano anche che alcuni settori industriali continuano ad accumulare eccedenze di quote che potranno scambiare nell’ambito del terzo periodo di scambio che inizia nel 2013. Questa situazione evidenzia la flessibilità garantita alle imprese da questo sistema e conferma che, a costi economici ragionevoli, si potrà fare di più per ridurre le emissioni nel corso della prossima fase”. Di positivo c’è soprattutto il rispetto delle norme stabilite dal sistema ETS. Solo il 2% degli impianti aderenti, infatti, non ha restituito le quote relative al totale delle loro emissioni del 2010 entro il termine ultimo fissato al 30 aprile 2011. Si tratta perlopiù di piccole centrali che nell’insieme rappresentano meno del 2% delle emissioni rientranti nel sistema.