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ETI, un progetto milionario per il CCS associato alle centrali a gas

(Rinnovabili.it) – Niente manovre straordinarie ma semplicemente un restyling in grado di aumentare l’efficienza energetica per abbassare le emissioni di un settore, come quello del gas, in costante crescita. Il progetto è sostenuto dall’_Energy Technologies Institute_ (ETI) che recentemente ha dato il via ad un programma multimilionario concentrandosi alla ricerca di un nuovo metodo di cattura dell’anidride carbonica che sia più economico e conveniente da affiancare alle centrali elettriche alimentate a gas. Per questo ieri l’Istituto ha annunciato la disponibilità ad accettare proposte e progetti di tecnologie post-combustione a basso costo che potranno essere applicate ad impianti CCGT (Combined Cycle Gas Turbine). Grazie ai fondi l’ETI potrà finanziare le fasi preliminari di due diverse tecnologie di _prossima generazione_ scelte tra le proposte che verranno inviate per poi decidere su quale delle due continuare a concentrare i propri finanziamenti e passare al test su un impianto di scala industriale.
I progettisti dovranno realizzare dei piani concreti entro il 2015 per consentire poi di passare alle fasi di attuazione nel lustro successivo, con l’obiettivo di attivare le nuova tecnologia come parte del piano di espansione dei progetti di ampliamento per la diffusione e l’utilizzo degli impianti per il CCS, che dovrebbero prendere vita tra il 2020 e il 2030.
Fino ad oggi le tecnologie per la cattura e lo stoccaggio del carbonio sono state studiate per essere applicate, nel Regno Unito, alle centrali elettriche alimentate a carbone escludendo dai piani governativi gli impianti a gas. Tuttavia la prossima tranche di finanziamenti sarà invece affidata alle centrali a gas, fase supportata anche da finanziamenti europei.
David Clarke, chief executive dell’ETI ha affermato che il gas rimarrà una della maggiori fonti di approvvigionamento energetico per il regno Unito nel corso del prossimo decennio, motivo per cui investire nel CCS appare una buona soluzione per abbassare il rilascio di inquinanti in atmosfera e raggiungere gli obiettivi antiemissioni fissati al 2030.
“Il gas rimane un fonte di energia primaria per il Regno Unito e le nostre stime suggeriscono che avremo intorno a 30GW di capacità CCGT entro il 2030” ha aggiunto Clarke. “Attraverso la tecnologia CCS i combustibili fossili potranno essere utilizzati in maniera economica e in modo ambientalmente accettabile per fornire quantità significative di energia a prezzi competitivi a seconda della domanda, e questo sarà un importante contributo al mix energetico del futuro”.

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