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Ethic Award 2010, la sostenibilità merita di essere premiata

(Rinnovabili.it) – Sono giunti ormai alla loro nona edizione gli *Ethic Award 2010*, i premi consegnati ai migliori progetti incentrati sullo sviluppo sostenibile presentati dalle imprese che producono beni di consumo, attrezzature, servizi e retailer. La cerimonia di premiazione, organizzata da GDOWEEK, il settimanale di retail del Gruppo 24 Ore, vedrà la partecipazione di 77 progetti giudicati da un insieme di rappresentanti del mondo accademico, del panorama della comunicazione e del comparto legato alla ricerca. A loro il compito di decretare il vincitore che sarà annunciato presso l’Auditorium del Sole 24 Ore durante l’incontro _“Il marketing della verità. Come raccontarlo, come farsi ascoltare e capire. Un contributo per un nuovo linguaggio per comunicare la sostenibilità”._
“Ancora troppo spesso si incappa in campagne che sbandierano vessilli verdi senza ‘giusta causa’. È arrivato il momento di cercare una giusta via tra emozione e razionalità, per trovare un linguaggio nuovo per coinvolgere il nostro cliente, per condividere con lui un nuovo modo di vivere il consumo, evolvendolo”, ha commentato Cristina Lazzati, direttore di GDOWEEK.
Oltre che al progetto migliore la manifestazione consegnerà un premio a ciascuna delle sei aree tematiche in cui la competizione è stata suddivisa. Sarà quindi valutato il *processo industriale* che maggiormente rispetta l’ambiente e il territorio; per la categoria *Greener* sarà premiata la soluzione architettonica, strutturale e gestionale più sostenibile; per il *retailer locale e territorio-comunità* la nomina sarà consegnata a chi sarà stato in grado di coniugare le proprie esigenze di vendita con quelle della comunità e dell’area circostante. Per quanto riguarda le altre tre categorie il premio per l’area *consumatore* verrà consegnato a chi meglio ha saputo organizzare un progetto di sensibilizzazione indirizzato all’acquisizione di comportamenti sostenibili, per poi passare a *minoranze e società* tenendo in primo piano i programmi di integrazione rivolti ai piccoli gruppi etnici per poi concludere con la categoria *Sud del mondo* dando visibilità al progetto di sviluppo sostenibile che meglio ha saputo mettere mano alle esigenze dei Paesi del Sud del pianeta.

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