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Etanolo? In Brasile è preferito alla benzina

L’anno appena conclusosi ha visto il Brasile battere il record di esportazioni di etanolo con un totale di 5,16 miliardi di litri venduti sulla piazza internazionale. Secondo un rapporto della Secretaria de Petróleo, Gás Natural e Combustíveis Renováveis, in seno al Ministero dell’Energia, il momento d’oro di questo biocarburante prodotto si è riflesso anche sul mercato interno, dove per la prima volta nella storia del Paese sudamericano, l’Autorità nazionale per il petrolio, le vendite di etanolo come carburante per veicoli hanno superato quelle di benzina. Nel 2008 il solo prodotto idrato, ovvero quello che può esser utilizzato puro senza dover essere miscelato alla benzina (l’etanolo anidro) maggior parte delle auto circolanti nel Paese sudamericano e non tiene in considerazione, che deve essere miscelato alla benzina, ha toccato quota 16 miliardi di litri venduti nei distributori interni, aumentando del 45% gli scambi. Nella pubblicazione il Ministero supporta l’uso dei biocarburanti a fronte del saldo positivo nella bilancia commerciale brasiliana prodotto dall’etanolo; in un anno ha, infatti, impedito l’importazione di 1,1 miliardi di litri di gasolio, determinando circa 976 milioni di dollari di risparmio. Con i suoi 51 impianti di lavorazione il Brasile è il secondo produttore mondiale di biocarburanti dopo gli Stati Uniti, appartenenti tuttavia ancora alla prima generazione e quindi sotto accusa da più fonti come una delle cause principali dell’aumento dei prezzi dei generi alimentari.

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