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Espe inaugura in Puglia parco fotovoltaico da 4,5 megawatt

Il Gruppo padovano Espe, ha inaugurato nelle scorse settimane nel Salento, in provincia di Lecce, un importante parco fotovoltaico con cinque grandi impianti installati nel raggio di circa 20 chilometri.
La progettazione e costruzione dell’intero parco solare, della potenza complessiva di 4,5 megawatt, ha impegnato il Gruppo Espe per il tempo record di soli due mesi medi a impianto dall’apertura dei cantieri al momento dei collaudi, su terreni di modesto valore agricolo e aree dismesse con scarsa possibilità di inserimento nei piani di sviluppo urbano. Dei cinque impianti, che sono andati ad aggiungersi agli oltre 250 già installati da Espe su tutto il territorio nazionale per un totale di più di 15 megawatt di potenza, due sono di tipo fisso e tre ad inseguimento monoassiale.
Gli impianti di tipo fisso, montati sulle esclusive strutture di sostegno SunLazy, sono composti ciascuno da 4.500 moduli in silicio policristallino con una capacità produttiva di 1 megawatt picco ed erogazione di 1.416.314 chilowattora all’anno. Grazie a queste caratteristiche, ogni impianto risparmierà 408,7 tep annue evitando nel contempo di immettere all’anno nell’atmosfera 963.093 chilogrammi di anidride carbonica e 2.656 chilogrammi di ossido di azoto.
Uno dei parchi inaugurati da Espe nel Salento
Gli impianti ad inseguimento monoassiale sfruttano la funzionalità della tecnologia SunSeeker progettata e brevettata da Espe, che consente di ottenere per ciascun impianto, a parità di potenza e numero di moduli installati una producibilità pari a 1.812.882 chilowattora all’anno, nettamente superiore a quella degli impianti di tipo fisso. In modo parallelo alla producibilità annua crescono anche, sempre a parità di condizioni e per ciascun impianto, il risparmio di tep all’anno (523,2) e i chilogrammi di CO2 (1.232.718) e di NOX (3.400) non emessi nell’ambiente.
Tutto l’apparato di controllo è composto da un software specifico progettato, sviluppato e personalizzato da Espe e il sistema anti intrusione a tre livelli, infine, protegge tutti i componenti grazie a soluzioni preventive che prevedono un cavo microfonico sulla recinzione che delimita la zona, una barriera a doppia tecnologia (infrarossi e microonde) e un antifurto meccanico sulla struttura di montaggio dei moduli.
Il committente per i quattro impianti più grandi per un totale di 4 megawatt (due di tipo fisso e due ad inseguimento monoassiale) è Uni Land, società quotata al mercato azionario Italiano, segmento Star, che opera nel Land Banking su tutto il ciclo produttivo del settore immobiliare.
L’ultimo impianto ad inseguimento monoassiale, composto da 2.360 moduli in silicio policristallino con una capacità produttiva di 519,2 chilowattora picco e una producibilità di 902.461 chilowattora annui, è stato commissionato da EscoNet, una Energy Service Company (Esco) che offre servizi per il risparmio e l’efficienza energetica.

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