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Erg/ Renew, Nel 2008 perdita di 24,4 mln,ok nuovo piano 2009-2012

Utile netto in calo nel 2008 per Erg Renew che registra una perdita di 24,4 milioni di euro a fronte di risultato di esercizio 2007 positivo per 2,3 milioni. Lo rende noto la società dopo che il consiglio di amministrazione ha approvato il bilancio consolidato al 31 dicembre 2008. E’ stato approvato, inoltre, il nuovo piano strategico 2009-2012 che prevede investimenti per 300 milioni, una capacità installata al 2012 di circa 372 MW e un Ebitda superiore agli 80 milioni di euro con una crescita media annua del 49% nel periodo.
L’anno scorso, inoltre, i ricavi di Erg Renew sono stati pari a 43,4 milioni, in aumento del 17% rispetto al 2007. Nel quarto trimestre l’utile netto è risultato in calo di 19,7 milioni rispetto ai -2,5 milioni del quarto trimestre del 2007, mentre i ricavi sono stati pari a 12,2 milioni di euro, in crescita del 44% rispetto al quarto trimestre del 2007.
L’Ebitda consolidato dell’esercizio 2008 è di 10 milioni, rispetto ai 18,4 milioni nel 2007 (-46%). Nel quarto trimestre l’Ebitda consolidato registra un risultato negativo di 0,8 milioni, rispetto agli 1,4 milioni in positivo raggiunti nello stesso periodo del 2007.
“I risultati dell’esercizio 2008 – commenta Raffaele Tognacca, amministratore delegato – sono stati fortemente penalizzati da fattori non ricorrenti, a seguito della decisione di adottare policy più stringenti nel valutare l’effettiva possibilità di dare tempestiva esecuzione agli investimenti, coerentemente con le perduranti difficoltà insite negli attuali iter autorizzativi. Con riferimento al nuovo piano 2009-2012 – spiega – abbiamo quindi scelto un approccio di estremo rigore e concretezza che tenga conto di uno scenario reso ulteriormente complesso dal perdurare dell’incertezza normativa, soprattutto negli iter autorizzativi, e dell’attuale crisi finanziaria: focalizzeremo il nostro impegno principalmente sui progetti già approvati e cantierabili. L’ulteriore consolidamento nelle rinnovabili in Italia e la diversificazione geografica con l’ingresso in nuovi Paesi saranno le principali linee guida della nostra strategia di sviluppo”.

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