Previsioni rosee per il comparto biofuel statunitensi anche se il vero protagonista del 2011 sarà l'etanolo. Il biocarburante prodotto dalla lavorazione del mais aumenterà la sua presenza sul mercato con benefici ambientali ed economici per i produttori
(Rinnovabili.it) – La produzione statunitense di etanolo è destinata ad aumentare. Le stime dell’EPA, l’Environmental Protection Agency statunitense, prevedono un commercio di 13,95 miliardi di galloni nel 2011 rispetto ai 12,95 dell’anno in corso. A rivelarlo è l’Agenzia all’interno del suo rapporto annuale sull’andamento dei biocombustibili, nel quale ha affermato che dovranno rappresentare almeno l’8,01% sul totale venduto nel 2011 presso le stazioni di servizio per far fronte agli obiettivi elencati all’interno del mandato federale. Una percentuale che, se paragonata a quanto proposto nel luglio scorso, si rivela leggermente superiore: si parla infatti di un 8,01% contro il precedente 7,95%.
L’etanolo, ottenuto dalla lavorazione del mais, sarà in grado di produrre ricchezza economica per gli agricoltori abbassando le emissioni di carbonio legate al settore del trasporto su gomma, ricchezza che potrebbe aumentare oltre le previsioni qualora la percentuale della componente bio all’interno dei carburanti dovessero salire dall’attuale 10% destinato ai veicoli tradizionali fino al 15%, come recentemente proposto dall’Agenzia.
Nel corso del prossimo anno gli standard relativi ai biofuel includeranno quindi 12,6 miliardi di galloni di etanolo prodotto dal mais con i rimanenti 1,35 miliardi composti da biodiesel, biofuel avanzati ed etanolo cellulosico di cui, per il 2011, l’EPA ha ridotto gli standard di produzione, normalmente ottenuta dalla lavorazione della paglia e di altri scarti dell’industria agricola. “Riducendo lo standard per i biocarburanti cellulosici, EPA sta accuratamente riflettendo sulle difficoltà che le tecnologie per i biocarburanti cellulosici hanno incontrato nell’ottenere il capitale necessario alla commercializzazione” ha affermato la Renewable Fuels Association sottolineando le necessità dell’Agenzia di mantenere alti gli standard sull’etanolo cellulosico affinché siano di stimolo agli investimenti nel settore che renderanno questo biocarburante adatto alla vendita su vasta scala e ricordando, al contempo, come gli USA siano in grado, vista la presenza di 6 impianti di produzione, di ottenere dalla lavorazione degli scarti agricoli solo 6,6 milioni di galloni contro i 250 precedentemente richiesti dagli standard.