(Rinnovabili.it) – L’EPA, l’Environment Protection Agency, potrebbe facilitare presto il percorso verso un mix di carburante che contenga il 50% in più di bioetanolo rispetto agli standard attuali per i veicoli prodotti dal 2007 in poi, dando un contributo notevole all’incremento del lavoro degli agricoltori produttori di mais per l’industria dei biocarburanti che si trovano attualmente in una condizione critica a causa dell’eccesso di offerta. Approvando la richiesta avanzata dai produttori di bioetanolo, riuniti nella coalizione conosciuta con il nome di Growth Energy, in un gallone di benzina la percentuale di bioetanolo passerebbe dall’attuale 10% al 15%. La decisone dovrebbe essere annunciata entro la fine di dicembre, momento in cui si saprà se l’E15, la miscela di benzina e bioetanolo in questione, sarà o meno commercializzata e utilizzabile anche dalle vetture costruite tra il 2001 e il 2006.
Miscelando la benzina tradizionale al biocarburante si otterrebbe anche il vantaggio non trascurabile di ridurre l’impiego e la dipendenza dal petrolio abbassando la produzione di inquinanti a carico del settore.
Qualora la richiesta venisse accettata la nuova miscela di bioetanolo non sarebbe però disponibile prima del gennaio 2011, ma nonostante ciò i responsabili di numerose stazioni di servizio non si sono dimostrate favorevoli a vendere l’E15 a causa della mancanza di certificazione di idoneità per l’erogazione di carburanti con percentuali di etanolo maggiori nelle pompe attualmente in funzione. A tal proposito l’EPA ha fatto sapere che provvederà ad apporre un’apposita etichetta di certificazione sulle pompe idonee alla vendita del nuovo carburante, in modo da rassicurare allo stesso tempo produttori, consumatori e venditori.