(Rinnovabili.it) – Manca ormai poco all’arrivo dell’estate e come ogni anno alle alte temperature si associa un maggior consumo energetico, legato soprattutto all’accensione dei sistemi di condizionamento dell’aria. A tal proposito l’Environment Protection Agency ha proposto all’interno del Programma Energy Star la annuale lista di suggerimenti nati con l’intento di supportare la popolazione nel taglio dei costi nella bolletta energetica legata agli impianti di refrigerazione e non solo, proteggendo al contempo la salute dei cittadini. Durante i mesi estivi il 20% dell’importo in bolletta di una famiglia media è riconducibile ai consumi energetici necessari ad azionare gli impianti di condizionamento contribuendo ad innalzare i livelli di inquinamento dell’aria.
A tal fine l’Agenzia ha voluto suggerire sette semplici regole per proteggere al contempo portafoglio e ambiente:
* *Provvedere alla sostituzione delle lampadine* tradizionali con dispositivi più efficienti che, oltre a consumare meno energia, producono il 75% in meno di calore rispetto alle lampade ad incandescenza.
* *Impostare nel modo più efficiente il termostato* sintonizzandolo in base alle reali esigenze della famiglia e della stagione, evitando di azionare gli impianti di raffrescamento quando non si è in casa.
* *Utilizzare in maniera razionale i ventilatori* a soffitto, che insieme ai condizionatori creano all’interno dei locali una corrente di aria fresca che permette di alzare la temperatura dei dispositivi anche di due gradi, riducendo i consumi del 14%.
* *Massimizzare l’ombreggiamento dell’abitazione* ricordandosi di tenere sempre le tende tirate evitando così che i raggi solari riscaldino le stanze provvedendo, ove possibile, al posizionamento di vasi di piante e alberi che favoriscano la creazione di ombra naturale.
* *Ridurre il tempo di utilizzo del forno* tradizionale preferendo il forno a microonde che scalda meno gli ambienti e ha bisogno di tempi inferiori di accensione.
* *Controllare periodicamente i filitri dell’aria condizionata* evitando che vi si accumulino residui aiuterà sia il funzionamento dei dispositivi sia il mantenimento di un’aria più salubre.
* *Controllare che nell’abitazione non ci siano dispersioni*, riconosciute come la causa della perdita del 20% dell’aria raffrescata dagli impianti provvedendo anche a sistemi casalinghi di riduzione degli sprechi ad esempio sigillando le stanze che non vengono usate con nastri metallici adesivi e provvedere a siliconare le finestre che non chiudono perfettamente.