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EPA, 13 stati Usa dovranno modificare i piani antiemissioni

Sono 13 gli stati americani, secondo quanto diffuso dell'Environment Protection Agency, ad avere piani di controllo del rilascio della CO2 non idonei al rilascio dei certificati di idoneità EPA. In vista dell'entrata in vigore della nuova normativa, il prossimo 2 gennaio, l'Agenzia si mette a disposizione delle amministrazioni per l'adeguamento degli impianti altamente inquinanti

(Rinnovabili.it) – L’EPA, in vista dell’entrata in vigore della nuova regolamentazione per il taglio delle emissioni prevista per gennaio 2011, sta riportando l’attenzione sulla necessità di aggiornare i piani di 13 stati americani al fine di migliorare l’attuazione del Clean Air Act per la riduzione degli inquinanti legati alla produzione sia industriale che energetica. Le modifiche infatti assicureranno che, a partire dal 2 gennaio 2011, le industrie più inquinanti possano risultare idonee a ricevere il rilascio dei permessi necessari per continuare a svolgere le attività.
Attualmente l’Environment Protection Agency ha indivuato le realtà che, secondo i calcoli, avrebbero bisogno di modificare i propri piani consentendo così all’Agenzia di rilasciare i permessi. Al momento infatti l’EPA sta collaborando con le amministrazioni affinchè il passaggio alle nuove normative avvenga in modo graduale e non traumatico, garantendo al contempo la continuità delle attività, supportando i processi di adattamento e di controllo delle nuove tecnologie e assicurando lo sviluppo nel pieno possesso dei requisiti ambientali richiesti.
Nel gennaio prossimo le industrie altamente inquinanti, tra cui centrali elettriche, raffinerie e cementifici che stanno lavorando per adattarsi alle richiesta di riduzione di inquinanti legati all’intero ciclo produttivo dovranno presentare i piani antiemissioni, assistite e consigliate dall’agenzia in modo che possano scegliere le modifiche e le tecnologie più adatte alle rispettive necessità.