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Eoseas, il transatlantico ‘ecologico’

Nell’ambito del Salone Seatrade di Miami, la STX Europa (ex- Chantiers de l’Atlantique) ha presentato il progetto Eoseas. Si tratta di una nave a cinque ponti per una lunghezza totale di 305 metri, la cui capacità è di 4.300 persone, di cui 1.000 solo di equipaggio, concepita per consumare il 50% in meno di carburante. L’obiettivo infatti alla base dell’intero progetto, al quale gli stessi progettisti hanno costantemente mirato, è stato principalmente quello di ridurre il consumo ed il fabbisogno energetico delle navi del futuro limitando di conseguenza le loro emissioni di gas sessa. Le innovazioni sono tante e decisamente avveniristiche. Per iniziare, la nave sarà dotata di sei vele distribuite sull’intera lunghezza, per un totale di 12.440 m2 di superficie, che garantiranno la propulsione della nave al 1005 nel caso di vento forte azzerando il consumo di carburante, e per il 10% nel caso di vento leggero. Presente a bordo anche un sistema di trattamento dei rifiuti, destinati quindi al trattamento e alla valorizzazione al 100% mettendo così a disposizione del transatlantico altra energia. È inoltre prevista l’installazione di più di 1.000 m2 di pannelli solari che serviranno ad alimentare l’illuminazione a bordo, e un sistema di iniezione d’aria e di una nuova centrale a gas naturale liquefatto mirati a ridurre del 17% circa l’attrito sull’acqua riducendo così ulteriormente il consumo di carburante. Quanto alla realizzazione della nave, è previsto l’utilizzo di materiali riciclabili. Definito il progetto quindi, ora non resta che realizzare il transatlantico del futuro il cui varo è previsto fra cinque anni. Tuttavia la realizzazione della nave si presenta come una sfida, non solo dal punto di vista tecnologico, ma anche da quello economico, poiché per mettere a punto tutte le proposte presentate nel progetto è necessario un finanziamento di 7 milioni di euro, in aggiunta ai costi da sostenere per realizzare una nave di questo tipo del 30% superiori rispetto alla realizzazione di una nave tradizionale. I progettisti, tuttavia, sono certi che il notevole costo iniziale, rapportato ai benefici futuri che questo tipo di transatlantico potrà garantire, verrà facilmente assorbito a lungo termine grazie proprio alla drastica riduzione di carburante.

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