Due emendamenti dedicati all’energia eolica off-shore hanno ricevuto il sì della Commissione Attività produttive della Camera, ma hanno anche aperto una discussione. E la Puglia sembra avere preso già posizione
Il Disegno di legge “sviluppo” (1441-ter), quello per intenderci contenete l’emendamento del Governo sull’Agenzia Nucleare, include importanti novità in materia di energia rinnovabile, e ora approvate dalla Commissione Attività produttive della Camera. Per l’esattezza hanno ricevuto l’ok due emendamenti specifici per l’eolico off-shore. Il primo provvedimento porta il coefficiente per i certificati verdi (del valore unitario pari a 1 MWh) dedicato a questa fonte energetica dall’attuale 1,1 a 1,6. Il secondo affida esplicitamente allo Stato le competenze in materia di VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) per gli impianti marini, senza effetto retroattivo e senza quindi determinare alcuna conseguenza sui provvedimenti in corso. In attesa che siano discussi in aula, non mancano le prime critiche. Michele Losappio, assessore regionale all’ecologia della Puglia (una delle regioni attualmente più interessate da questa tipologia di impianti) ha fatto sapere che è in corso la Conferenza dei servizi su numerosi progetti di impianti che interessano le coste Pugliesi, rivendicando all’amministrazione regionale “l’esclusiva competenza a esprimere la VIA sull’eolico offshore”.