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Eolico offshore: 5MW “fluttuanti”

La Sway, compagnia norvegese dell’industria dell’eolico, è in dirittura d’arrivo per un progetto su larga scala davvero promettente e tecnologicamente avanzato. Gli ingegneri della compagnia stanno infatti ultimando un sistema di ancoraggio delle turbine eoliche offshore che raggiunga profondità maggiori di quelle odierne, al fine di incrementare l’affidabilità e la resistenza dei rotori alla forza dei venti più forti e delle correnti marine. Il prototipo si chiama SWAY®system ed è in grado di ancorare le turbine ad una profondità che oscilla tra gli 80 ed i 300 metri. Ciò significa che molti “campi” con buone condizioni di vento e di disponibilità di superficie finora scartati per eccessiva avversità di condizioni geografiche ed ambientali, potranno trasformarsi in preziose fonti di energia pulita altrimenti sprecata. Le aste di appoggio dei rotori di questo nuovo dispositivo sono rese in grado di fluttuare assecondando le correnti oceaniche entro precisi limiti si solidità e stabilità: finché il baricentro viene mantenuto al di sotto del centro di galleggiamento dell’asta, la turbina conserverà il proprio equilibro e quindi la posizione verticale utile allo sfruttamento dei venti, anche nelle condizioni più difficili. Lo SWAY®system è caratterizzato da una turbina di 5MW, dal peso di circa 60 tonnellate: il raggiungimento dell’equilibrio e la forza per contrastare gli agenti atmosferici sono dunque gli elementi chiave per la curabilità e l’affidabilità di un simile dispositivo.

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