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Eolico: fatturati a rischio nel 2010 senza nuove strategie

La crisi economica si sta facendo sentire quest’anno sui produttori eolici attraverso la diminuzione degli ordini. Per questa ragione le imprese di settore devono adottare nuove strategie tese al mantenimento degli stessi margini con misure urgenti e straordinarie

(Rinnovabili.it) – Se, nonostante il periodo di congiuntura economica, per i produttori di turbine il 2009 non sarà un anno negativo la stessa previsione potrebbe non essere soddisfatta per il 2010. A rivelarlo gli analisti della Frost & Sullivan evidenziando come l’anno in corso stia dimostrando una buona crescita dell’industria eolica, grazie soprattutto all’incremento di ordini registrato nel 2008.
Ma la crisi non mancherà di dare i suoi segnali, riflettendosi inevitabilmente sui fatturati aziendali del prossimo anno. La necessità che si va configurando è che le imprese appartenenti a questo settore adottino repentinamente nuove strategie tese al mantenimento degli stessi margini, così come alcune aziende stanno già facendo con misure urgenti e straordinarie.
“Per tenere i margini intatti il prossimo anno – conferma l’analista di Frost & Sullivan, Gouri Kumar – è essenziale che le compagnie rivisitino priorità e strategie. Alcune società hanno già cominciato a lavorarci sopra e diventa sempre più interessante capire quello che si è fatto per tenere la società a galla, per crescere o per adattarsi strategicamente alla pesante situazione economica”.
Lo studio condotto da F&S ha effettuato una valutazione dei risultati delle relazioni finanziarie e delle presentazioni dei principali operatori del mercato eolico per presentare quindi una serie di conclusioni e raccomandazioni:

* Migliorare il messaggio di offerta a livello interno: alcune aziende si stanno concentrando sul miglioramento della gestione della qualità manageriale, della revisione dei fornitori, gestione delle operazioni, manutenzione e del training del personale tecnico, riducendo così la spesa capitale per megawatt e accelerando uno sviluppo più rapido dell’offerta.
* Enfatizzare ricavi e perdite: una strategia che si sta evidenziando tramite ad esempio la riduzione della giornata lavorativa, specialmente in quelle regioni dove ci si aspetta che i nuovi ordini siano al di sotto dei livelli più bassi di mercato.
* Dar vita a nuove fusioni e acquisizioni: ne è esempio la GE Drivetrain technologies realizzatrice di una joint venture con Chongqing XinXing Fengneng Investment in Cina per la produzione dei cambi di marcia per il mercato cinese.
* Diversificare e ridefinire le priorità: è il caso di società come Gamesa che sta utilizzando questa situazione di minore domanda e di livelli di crescita più bassi come un’opportunità per ristabilire le proprie priorità.

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