(Rinnovabili.it) – La Guardia di Finanza ha arrestato quattro persone dopo aver scoperto che false certificazioni venivano da tempo presentate da ben 12 società, di cui 9 situate nella provincia di Avellino e 3 in Sicilia, per ottenere finanziamenti destinati ai produttori di energia eolica; da qui il nome dell’inchiesta “Viacolvento” che ha portato alla denuncia di altri undici soggetti accusati di associazione a delinquere a danno allo Stato.
Tra gli indagati figura anche il dirigente di un istituto di credito, che aveva curato l’istruttoria per l’erogazione dei fondi a persone che, oltre ad essere titolari delle società indagate, erano anche proprietari dei terreni ritenuti idonei per l’istallazione delle turbine.
Ma l’indagine, che nel tempo ha portato alla chiusura di 7 impianti, non si è fermata ai parchi eolici costruiti entro i confini della regione Campania, è stato posto sotto sequestro anche il parco eolico di Ploaghe, nella provincia di Sassari, appartenente ad una delle società campane. Costituito da 20 rotori eolici, per la somma stimata di circa 20 milioni di euro, anche se sotto inchiesta risulta tutt’ora funzionante e affidato ad un custode giudiziario.
L’attività investigativa si è spinta anche in altri Paesi tra cui Olanda, Spagna e Inghilterra ma le indagini più accurate si sono svolte a Roma dove sono stati bloccati contributi finanziati dal Ministero per lo Sviluppo Economico in due diversi momenti, dal maggio 2007 all’ottobre 2008, per una somma di 9,5 milioni e 19,6 milioni di euro.