Un altro passo avanti per lo sviluppo della mobilità elettrica in Emilia-Romagna. Dopo la sigla, nel dicembre scorso, del protocollo d’intesa con Enel e i Comuni di Bologna, Reggio Emilia e Rimini, la Regione “stringe” ora un patto con un nuovo gestore – Hera SpA – e amplia la rete dei Comuni (con l’ingresso di Modena e Imola) coinvolti nel piano “Mi Muovo elettrico”.
Due i progetti pilota previsti dal programma “L’Hera della mobilità elettrica in Emilia-Romagna”, uno per il Comune di Imola e l’altro per il Comune di Modena, basati sullo sviluppo di infrastrutture innovative – una quarantina in tutto – per la ricarica dei veicoli elettrici destinati al trasporto di persone e di merci, da installare in sede sia pubblica che privata. Si sta così rapidamente definendo un primo asse della mobilità elettrica, a beneficio dei cittadini che abitualmente si muovono sulla direttrice delle città localizzate lungo la via Emilia, che troveranno punti di ricarica a intervalli di circa 30 chilometri fra Reggio Emilia e Rimini.
“Riuscire a governare la domanda di mobilità è uno dei principali obiettivi del nuovo Piano regionale integrato dei trasporti – ha ricordato stamani, in occasione della firma del protocollo, l’assessore alla Mobilità e Trasporti della Regione Alfredo Peri – . Questo implica anche riuscire a cogliere tutte quelle innovazioni, sia organizzative che tecnologiche, che consentono ai cittadini di muoversi. Le case automobilistiche investono sempre più nella produzione di modelli a emissioni zero; è fuori di dubbio che l’elettrico, per come sono strutturate le nostre città e per gli spostamenti medi dei nostri cittadini, entro i trenta chilometri, può avere un effetto rilevantissimo. A condizione però che ci si organizzi per tempo: è quello che stiamo facendo come Regione, insieme ai gestori e agli enti locali. La rete comincia quindi a delinearsi: una quarantina le colonnine che istallerà Hera, sessanta quelle che metterà Enel”.
Soddisfazione per la firma è stata espressa dal presidente di Hera, Tomaso Tommasi di Vignano. “Entro la fine dell’anno cominceremo a istallare le colonnine, proponendo un’offerta flat a chi vorrà usufruire della ricarica per i propri mezzi. Risponderemo così a una preoccupazione molto diffusa tra chi possiede – o chi vorrebbe comprare – un veicolo elettrico, e cioè come e dove ricaricarlo una volta usciti dalla propria città”. Il presidente Tommasi ha sottolineato inoltre l’importanza della “buona relazione che abbiamo sempre avuto con Enel: per assicurare la piena interoperabilità del progetto, era fondamentale che ci fosse alla base una preventiva intesa sulla scelta della tecnologia”.
Chiunque vorrà ricaricare il proprio veicolo, dopo aver sottoscritto l’apposito contratto, pagherà una quota fissa mensile – con un’offerta al di sotto dei 30 euro, ha comunicato Hera – e avrà in dotazione una carta che gli consentirà di accedere alla rete.
Il protocollo è stato firmato per il Comune di Modena dall’assessore alla Programmazione e Gestione del territorio, Infrastrutture e Mobilità Daniele Sitta: “Abbiamo aderito volentieri a quest’iniziativa – ha ribadito – , è una buona azione di governo”. Per il sindaco di Imola, Daniele Manca, è “un accordo rilevante, che si inserisce in un piano più ampio del sistema regionale per la riconversione ecologica dell’economia e della mobilità”.
L’istallazione delle colonnine verrà fatta quindi da Hera SpA, che gestisce il servizio di distribuzione di energia elettrica nei Comuni di Imola e Modena. Nell’ambito dei propri piani strategici Hera ha promosso e contribuito a realizzare sul proprio territorio di riferimento un importante processo di innovazione tecnologica con servizi a rete sempre più evoluti. Ha inoltre recentemente siglato un accordo con Enel, con l’obiettivo di sviluppare nel settore della mobilità elettrica progetti sperimentali nei territori in cui Hera è distributore di energia elettrica, testando, tra l’altro, l’interoperabilità dei sistemi di ricarica che saranno installati da Hera ed Enel nei Comuni dell’Emilia-Romagna. Le infrastrutture di ricarica Hera, oltre a garantire l’alimentazione dei veicoli di nuova generazione, consentono anche la ricarica del parco di veicoli elettrici già circolante: a questo proposito l’azienda assicura l’applicazione delle norme tecniche vigenti (norma CEI 69-6) per garantire la massima fruibilità del sistema da parte di tutti i potenziali utenti.
I Comuni di Imola e Modena, dal canto loro, sono da tempo attivi nelle politiche di mobilità sostenibile e di controllo dell’inquinamento ambientale e, come sottoscrittori del nuovo “Accordo di programma sulla qualità dell’aria”, aderiscono alle iniziative concordate con la Regione. Nello specifico, il Comune di Modena può vantare un’esperienza notevole nella mobilità elettrica, poiché ha promosso in passato iniziative di sviluppo nel settore, anche attraverso incentivi per l’acquisto di veicoli elettrici. Inoltre, per le sue caratteristiche, il sistema di mobilità della città è un valido terreno di sperimentazione per la mobilità elettrica e la rete di ricarica, in particolare per spostamenti di area metropolitana e la movimentazione di merci. Il Comune di Imola rappresenta un’eccellenza nella mobilità elettrica: ha già avviato, con la collaborazione di Hera, sperimentazioni anche nelle proprie sedi comunali. Il Comune ha messo a punto anche programmi specifici per la circolazione delle merci nel centro storico, attraverso l’utilizzo di veicoli ecocompatibili.
In sintesi, il protocollo impegna i sottoscrittori a collaborare sul piano istituzionale, amministrativo e tecnico-operativo per l’attuazione dei due progetti pilota, articolati in diverse fasi: individuazione dei contenuti della sperimentazione, redazione di un piano di mobilità elettrica per ciascuna città e definizione degli investimenti in infrastrutture di ricarica, piano di implementazione dei progetti, impostazione del monitoraggio dei risultati e piano di estensione del programma complessivo.
Nei progetti pilota saranno coinvolti anche i parchi automezzi elettrici già circolanti del Comune di Imola (20 autovetture e furgoncini) e del Gruppo Hera che, con 50 veicoli per la raccolta rifiuti nelle aree urbane, rappresenta una delle maggiori flotte elettriche della Regione. La fase di avvio della sperimentazione comporterà un investimento da parte di Hera per la realizzazione e l’installazione delle infrastrutture. La Regione e i Comuni di Modena e Imola coinvolgeranno i propri uffici competenti e, dove necessario, le agenzie della mobilità e le aziende di servizio pubblico nel campo della mobilità, del trasporto pubblico e dell’energia.
Per massimizzare i benefici ambientali dell’accordo, Hera si è impegnata a garantire che il fabbisogno energetico per l’alimentazione dei veicoli elettrici coinvolti nel progetto sarà interamente coperto dalla propria produzione di energia da fonti rinnovabili.
Hera sta inoltre promuovendo accordi con importanti imprese sui territori di Modena e Imola, per coinvolgerle nell’incentivazione della mobilità elettrica, delineando convenzioni specifiche.
“Mi Muovo elettrico” e l’impegno della Regione
Per collocazione naturale – nel mezzo del bacino padano – l’Emilia-Romagna deve fare i conti con un alto tasso d’inquinamento atmosferico. Per questo, tra gli obiettivi prioritari della Regione, c’è il risanamento e la tutela della qualità dell’aria. A ottobre 2010 la Regione ha sottoscritto, con le 9 Province e i Comuni superiori ai 50.000 abitanti, il nono Accordo di programma 2010-2012 per la Qualità dell’aria che, in continuità con i precedenti, favorisce lo sviluppo e la diffusione dell’uso di veicoli ecosostenibili, e per la prima volta apre la strada all’infrastrutturazione elettrica. Inoltre i documenti preparatori del nuovo Piano integrato dei trasporti della Regione Emilia-Romagna (Prit 2010-2020) individuano lo sviluppo della mobilità elettrica (a due e quattro ruote) attraverso la dotazione sul territorio di reti di ricarica, insieme all’incentivazione e facilitazione della circolazione e sosta di mezzi elettrici: è il programma “Mi Muovo elettrico”.