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Ensus, biofuel e mangimi da un impianto da record

Ancora incertezze nei confronti dei biocarburanti di prima genererazione in occasione della presentazione di una delle più grandi raffinerie per la produzione di biofuel da grano

(Rinnovabili.it) – Una delle più grandi raffinerie per la produzione di biocarburanti dal grano al mondo si trova a Wilton, Teesside, nell’Inghilterra del nord, ed è pronta a dare il via alla produzione prima della fine dell’anno.
L’impianto ‘Ensus’ sarà in grado di fornire carburante per il settore trasporti, mangime destinato agli animali e biossido di carbonio da impiegare nell’industria alimentare e delle bevande. L’azienda ha inoltre dichiarato di aver raggiunto un accordo decennale con la Shell per l’acquisto di 400 milioni di litri di bioetanolo all’anno destinati al settore trasporti.
La struttura sarà in grado di fornire almeno 100 nuovi posti di lavoro, destinati a salire quando il trasporto, l’agricoltura e le attività di ingegneria prenderanno in considerazione il settore dei biocarburanti come valida alternativa.
Tuttavia Alwyn Hughes, CEO di Ensus, ha dichiarato che il futuro sviluppo dell’azienda dipende da come il governo gestirà le controversie in merito all’utilizzo dei biocarburanti “Il governo ha introdotto dei target per i biocarburanti e un paio di mesi dopo ha rallentato” – ha dichiarato – “Ciò è risultato dannoso per la fiducia degli investitori in uno dei maggiori settori delle energie rinnovabili” sottolineando che la mancanza di certezze sul futuro del biofuel potrebbe minarne lo sviluppo.
Il governo ha dichiarato che grazie al Renewable Transport Fuels Obligation la quantità di biocarburanti dovrebbe raggiungere il 5% entro il 2014 invece che entro il 2011, come precedentemente dichiarato.
Alcune Associazioni ambientaliste, tra cui la Renewable Energy Association, stanno puntando il dito contro le decisioni prese dall’Ue a causa delle quali, secondo il loro parere, sta aumentando la deforestazione e sta cambiando la destinazione d’uso delle terre coltivate nei paesi del terzo mondo. Insieme sono state anche ribadite le accuse che vengono ormai da tempo mosse al settore dei biocarburanti di prima generazione: contribuire all’aumento della fame nel mondo sottraendo beni primari ad un mondo sempre più affamato
Hughes ha terminato l’incontro dichiarando che l’impianto Ensus sarà doppiamente vantaggioso per l’ambiente visto che, oltre alla produzione di biocarburanti a basse emissioni, verranno prodotte anche 350mila tonnellate di mangimi all’anno.

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