L’inaugurazione di “Energy Expo”, la tre giorni sulle fonti energetiche rinnovabili, l’uso razionale dell’energia e la protezione dell’ambiente, promossa dalla Provincia e dalla multiservizi Apea (Agenzia per l’energia e l’ambiente), è l’occasione per ribadire il no secco al nucleare. L’assessore regionale all’Ambiente, Vincenzo Santochirico è categorico. «La Regione – ha detto il vice presidente della Giunta regionale – continuerà a investire nelle fonti rinnovabili a tutela dell’ambiente e per assicurare al territorio uno sviluppo eco-compatibile. Porta chiusa ipotesi che possa riportare sul territorio lucano lo spauracchio di Terzo Cavone o, comunque, a qualsiasi altra iniziativa connessa a progetti che si legano al nucleare.
«Con il piano energetico regionale – ha continuato l’assessore Santochirico – abbiamo messo in campo percorsi e opportunità che favoriscano l’utilizzo delle fonti rinnovabili, in grado di colmare l’attuale fabbisogno energetico e nello stesso tempo tutelare il territorio. Questo conferma la nostra netta opposizione all’uso del nucleare».
Strada spianata, quindi, da parte della Giunta De Filippo a tutte quelle iniziative che bene si coniugano con la incentivazione dell’energia pulita. «Partendo però dal presupposto – evidenzia Santochirico – che le politiche energetiche devono essere legate in maniera indissolubile alla tutela ambientale. La Regione ha creato lo strumento operativo per perseguire l’autosufficienza energetica poi toccherà ai privati produrre energia». E Santochirico che ha fatto riferimento anche alle premialità che verranno corrisposte a quelle aziende che decidono di investire nel segmento dell’energia rinnovabile, ha lasciato comunque uno spiraglio per gli impianti per la produzione di energia elettrica da fonti convenzionali come le centrali a turbogas (una delle aree dove maggiore sono gli appetiti delle società è l’area industriale basentana) «a patto – ha chiarito – che gli investimenti abbiano delle ricadute concrete sul territorio in termini di sviluppo e occupazionale».
E sulle indiscrezioni sulla realizzazione di un termovalorizzatore nella Valbasento, nell’ambito del piano provinciale sullo smaltimento dei rifiuti Santochirico fuga ogni dubbio. «Non c’è alcun progetto che riguarda la costruzione di un termovalorizzatore in Valbasento ma soltanto uno riguardante il trattamento della frazione secca del rifiuto per poi trasformarla in energia».
Il presidente della Giunta provinciale, Carmine Nigro che nei giorni scorsi aveva preso posizione contro il nucleare, soffermandosi sulle peculiarità ambientali, agricole e turistiche della Basilicata, ha ribadito che c’è un modello di sviluppo alternativo per promuovere la crescita del territorio. «Lo spirito di Energy Expo – ha dichiarato Nigro – è di evidenziare come siano tante le imprese operanti sul nostro territorio che puntano allo sviluppo e alla implementazione di nuove tecnologie compatibili con l’ambiente. Si pensi all’energia fotovoltaica ed eolica. Promuovere le energie pulite vuol dire anche sensibilizzare i cittadini al risparmio energetico. «L’etica del risparmio energetico, dell’energia ecocompatibile – rileva l’assessore all’ambiente Francesco Labriola – e l’utilizzo delle tecnologie innovative di generazione da fonti rinnovabili e la ricerca costante di nuove soluzioni energetiche integrate al servizio dell’ambiente sono i messaggi che l’evento vuole lanciare come valori di sostenibilità, progresso e innovazione». Energy Expo, allestita in piazza della Visitazione, è la prima fiera specializzata di settore in Basilicata. I dettagli dell’evento espositivo sono stati illustrati da Franco Bitondo, presidente dell’Apea. Cinquanta gli espositori tra aziende, enti, università e associazioni che operano nel campo della tutela ambientale. Tra gli operatori locali l’ing. Gianluca Lo Ponte, specializzato nella progettazione di energie rinnovabili. Il professionista di Ferrandina, 35 anni, ha presentato un progetto per la realizzazione di impianti di energia fotovoltaica coinvolgendo di agricoltori dell’associazione Ugl coltivatori.
«Puntiamo – dice Lo Ponte – ad una potenza totale di 50 Megawatt con piccoli impianti ad Irsina, Tricarico, Matera, Ferrandina, Craco, Pomarico,Montescaglioso, Marconia, Altamura e Palazzo San Gervasio. La particolarità del progetto è che verrebbe aumentato il reddito aziendale degli agricoltori». L’investimento è di 200 milioni per una produzione di 68175 Mwh utile per coprire il fabbisogno di 27 mila famiglie. Fitecno srl di Scanzano Jonico punta invece sul minieolico. «Il nostro obiettivo – dice l’amministratore unico Francesco Fittipaldi – è di realizzare gli aerogeneratori sul territorio lucano ma anche nazionale. Siamo impegnati anche nel settore del biogas e delle tecnologie industriali per la depurazione e la potabilizzazione delle acque».
(di Donato Mastrangelo)