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Energie rinnovabili: la Provincia promuove il solare termico

La Provincia di Teramo è capofila del progetto Europeo “Widening the Thermal Solar Energy Exploitation “ il cui obiettivo è quello di sviluppare il mercato dell’energia solare termica favorendo lo scambio e le buone prassi fra i Paesi partners (Slovenia, Romania, Grecia, Bulgaria, Ungheria, Austria, Macedonia, Moldova, Ucraina, Croazia).

Fra le iniziative programmate il seminario internazionale che si svolgerà venerdì 21 maggio a partire dalle ore 9 alla Sala Polifunzionale di via Comi a Teramo e al quale interverranno esperti del settore, funzionari pubblici e amministratori locali.
Grazie al progetto SEE, la Cna di Teramo, anch’essa partner, organizzerà dei corsi di formazione destinati agli installatori (per sviluppare competenze tecniche sul tema oggetto del progetto e comprendere le opportunità che il mercato offre in materia di energie rinnovabili) e una guida tecnica per le categorie imprenditoriali interessate allo sviluppo del mercato del solare termico.
I pannelli solari termici permettono di riscaldare l’acqua per l’uso quotidiano senza utilizzare gas o elettricità. Si basano su un principio molto semplice: utilizzare il calore proveniente dal sole e utilizzarlo per il riscaldamento o la produzione di acqua calda che può arrivare fino a 70° in estate, ben al di sopra dei normali 40°-45° necessari per una doccia. Entro certi limiti sono un efficace sostituto dello scaldabagno elettrico o della caldaia a gas per generare acqua calda.

“Un’iniziativa che si inquadra in un disegno più ampio dell’ente che da una parte vuole cogliere tutte le opportunità che derivano dai progetti e dai finanziamenti europei e dall’altra è fortemente impegnato nella promozione delle fonti rinnovabili” commenta l’assessore alle Politiche Comunitarie, Davide Calcedonio Di Giacinto che aggiunge: “siamo di fronte a cambiamenti epocali soprattutto nell’approccio con i consumi energetici ma per favorire comportamenti più corretti e meno dispendiosi è necessario continuare a lavorare sulla diffusione delle conoscenze e delle buone pratiche”.