Le isole di Sant’Antioco, in Sardegna, e Capraia, nell’Arcipelago Toscano, sono le prime isole minori italiane che hanno siglato l’impegno con l’ associazione Marevivo e il ministero dei Beni Culturali a concludere entro 6 mesi l’iter di approvazione dei progetti di eolico e fotovoltaico gia’ avviati sul territorio delle due isole. L’annuncio al termine del convegno ”Sole, vento e mare per le isole minori. Energie rinnovabili e paesaggio” organizzato da Marevivo sull’isola di Capri. L’accordo rientra nell’ambito un documento programmatico, presentato da Marevivo e sottoscritto dal ministero dei Beni Culturali. Il documento ora e’ aperto all’adesione di Regioni, Associazione nazionale comuni isole minori (Ancim) e ministeri dell’Ambiente, Sviluppo Economico e Politiche Agricole. Tre i punti principali del piano: realizzare nel paesaggio mediterraneo impianti per la produzione di energie rinnovabili, snellire le procedure burocratiche per le installazioni, formare e sensibilizzare i funzionari delle amministrazioni coinvolte. ”Uno dei punti chiave e’ snellire le procedure burocratiche per l’installazione degli impianti di energia rinnovabile – ha detto Rosalba Giugni, presidente di Marevivo – perche’ le isole minori possano unire fonti pulite e paesaggio. Penso ad esempio alle pergole delle case di Capri, che potrebbero essere rivestite di pannelli fotovoltaici. La sfida e’ quella fissata dall’Unione europea del 20% di energia pulita per il 2020, senza deturpare le bellezze di questi territori”. Da qui l’impegno, emerso dal convegno, alla realizzazione, da parte del ministero dei Beni culturali, di un bando internazionale per la ricerca di soluzioni architettoniche per nuove tecnologie verdi compatibili con la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale e le bellezze del paesaggio mediterraneo.