Aumenta l’energia da fonti rinnovabili, si riduce la produzione dalle fossili: la Puglia segna un’altra tappa verso il traguardo indicato dal protocollo di Kyoto e dal Pear, il Piano energetico ambientale regionale, che punta all’aumento nell’utilizzo delle energie rinnovabili sul totale della produzione elettrica. La regione, nel 2008, ha prodotto da tutte le fonti, rinnovabili e non, l’86% di energia in piu’ rispetto al suo consumo. Ha generato infatti 37mila gigawatt/ora (GWh, che corrisponde ad 1milione di chilowatt/ora) contro i 19.900 GWh del suo fabbisogno. I nuovi dati, alcuni dei quali forniti in via provvisoria da Terna (la societa’ responsabile in Italia della trasmissione dell’energia elettrica) all’Area Politiche per lo Sviluppo, il Lavoro e l’Innovazione della Regione Puglia, sono stati anticipati oggi a Roma dalla neo vice presidente della Regione e assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone nel corso di un convegno organizzato da Alerion Clean Power, gruppo che opera nel campo delle energie rinnovabili.
Il surplus e’ di 17.100 GWh. Un dato che significa molto se paragonato a quello dell’anno precedente. Nel 2007 infatti la Puglia aveva prodotto la stessa quantita’ di energia, le differenze nel 2008 sono nella quantita’ dei consumi, cresciuti di quasi 300 gigawatt/ora e nella produzione di energia rinnovabile, aumentata mentre si riduceva l’energia generata dalle altre fonti. La potenza elettrica degli impianti eolici pugliesi e’ passata dai 640 megawatt (Megawatt) del 2007 ai 946 del 2008, con una differenza di 306 Mw, mentre l’effettiva energia prodotta nel 2008 dagli impianti eolici e’ di 1.314 gigawatt/ora contro i 1040 della Sicilia (seconda in classifica) e i 992 della Campania. Ma la vera rivoluzione e’ nel fotovoltaico e si e’ compiuta nell’arco di pochi mesi. A settembre 2008, secondo i dati diffusi dal Gestore dei Servizi Elettrici (GSE) la Puglia era la terza regione in Italia, nell’arco di qualche mese e’ passata al secondo posto, ad aprile 2009 era prima (seguita dalla Lombardia, l’Emilia Romagna e il Piemonte) con 56,503 megawatt di potenza elettrica installata e 2.694 impianti.