Il fornitore ideale di energia, secondo i cittadini italiani, dovrebbe essere chiaro nel comunicare le proprie emissioni di CO2, dovrebbe investire in efficienza ed aumentare la propria quota di energia da fonti rinnovabili
Secondo una recente indagine del World Wildlife Fund, realizzata in Italia, Francia, Gran Bretagna, Germania e Svezia nell’ambito della Campagna GenerAzione Clima 2007, sono proprio gli Italiani, ed i cugini Svedesi, i più desiderosi di energia “verde” e per averla sono disposti a spendere di più. Ecco alcune risposte più interessanti per l’Italia: il 47% chiede investimenti in nuovi impianti di energia pulita, oltre l’80% ritiene che le emissioni dei gas serra siano molto o abbastanza importanti nel processo di scelta del fornitore (un dato comune ai 5 Paesi analizzati) e, costi quel che costi, il 55% pagherebbe persino una bolletta più cara se il fornitore dimostrasse di migliorare l’attuale impatto ambientale del sistema elettrico. Molta la voglia di sapere: il 50% vuole chiarezza, l’80% non sa di aver diritto di conoscere i dati sulla CO2 emessa dal fornitore. Una strettissima minoranza (1%) quella di quanti non intendono impegnarsi in alcuna azione per ridurre le proprie responsabilità in merito alle emissioni climalteranti. Unanime il giudizio degli Europei sulle campagne pubblicitarie dei fornitori di energia: i cittadini si sentono circondati e si fidano ben poco (la stragrande maggioranza degli intervistati le reputa ingannevoli!). “Uno dei risultati più clamorosi dell’indagine europea – commenta Michele Candotti, segretario generale del WWF Italia – è il fatto che rinnovabili ed efficienza sono due leve che permetterebbero finalmente la nascita di offerte commerciali in linea con obiettivi di risparmio, un campo del tutto disatteso dai fornitori di energia elettrica”. (fonte Ansa)