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Energia geotermica per gli edifici del Palazzo ONU

L’organizzazione utilizzerà l’acqua del lago Leman come fonte di riscaldamento

Sarà operativo a partire dal 2009 il nuovo impianto geotermico per la climatizzazione e il riscaldamento degli edifici del Palazzo delle Nazioni Unite a Ginevra. L’ONU ha deciso, infatti, di sfruttare l’acqua del lago Leman, uno dei laghi più grandi dell’Europa centrale e su cui si affaccia la città svizzera, per utilizzare la differenza di temperatura a scopi energetici. Il progetto segue la firma del contratto tra l’Organizzazione delle Nazioni Unite e la società elettrica statale, e prevede un investimento di 35 milioni di franchi pari a 21 milioni di euro. Philippe Durr, direttore di Servizi Industriali di Ginevra, ha segnalato che il nuovo impianto interesserà anche le sedi di altre organizzazioni internazionali come la Croce Rossa e l’Organizzazione Mondiale della Sanità e porterà ad una riduzione di 2.200 tonnellate di CO2 l’anno. Il sistema idrotermale prevede di pompare acqua del lago a 30 metri di profondità e a 300 metri dalla riva per approfittare della differenza di temperatura e in questo modo raffrescare o riscaldare gli edifici. Grazie al nuovo impianto, è prevista una diminuzione del consumo di elettricità del Palazzo delle Nazioni Unite dai 15.100 MW l’anno ai 14.610 MW.