Rinnovabili

Energia elettrica dal mirtillo

Da qui a sette anni si potrà ottenere un discreto aumento del rendimento delle celle fotovoltaiche a base organica, passando dall’attuale 5% al 10% della radiazione solare. A rendere l’applicazione di questa tecnologia finalmente competitiva su vasta scala, contribuirà anche l’allungamento della vita media di una cella ad un periodo di almeno 20 anni. Tra i materiali organici innovativi usati come elemento fotoattivo, diversi dal tradizionale e costoso silicio, sono stati sperimentati anche i pigmenti dei frutti di bosco, del mirtillo in particolare. Il vantaggio maggiore di questo tipo di pannelli è di tipo economico: una tecnologia capace di produrre pannelli solari utilizzando come supporto due strati di plastica o di vetro che al loro interno contengono una pellicola sottile di materiale organico semiconduttore (con uno spessore complessivo di soli 250 milionesimi di millimetro) abbasserebbe il costo dei pannelli di oltre il 50%. Inoltre essendo flessibili le celle possono essere impiegate per produrre carica batteria pieghevoli per tutti i dispositivi elettronici (computer, cellulari) oppure possono essere posate su superfici lisce, come i tettucci delle auto. (Fonte Ansa)

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