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Energia dalla Corrente del Golfo

Turbine subacquee in tutto simili a quelle eoliche e disposte in profondità sarebbero in grado di produrre tanta energia quanto alcune centrali nucleari sfruttando la forza della Corrente del Golfo

Si torna a parlare dell’enorme potenzialità legata allo sfruttamento dell’energia del moto ondoso degli Oceani in seguito alle recenti divulgazioni scientifiche del Florida Atlantic University’s Center of Excellence in Ocean Energy Technology (CEOET: centro atlantico universitario per l’eccellenza della tecnologia dell’Oceano in Florida) fatte dal Direttore, Rick Driscoll, a capo di un gruppo di ricercatori, i quali stanno velocemente studiando e sviluppando un dispositivo in grado di intercettare, immerso nel mezzo della Corrente del Golfo, l’acqua maggiormente carica di energia. Il dispositivo si avvale di un campo di turbine subacquee disposte ad una profondità di 1000 piedi al di sotto del pelo dell’acqua in grado di produrre una quantità di energia pari a quella che verrebbe sfornata da una manciata di centrali nucleari. Nonostante l’enormità dei risultati raggiunti con questi primi esperimenti, Driscoll e la sua equipe stanno già cercando il modo di ridurre dimensionalmente la grandezza delle turbine subacquee, per evitare uno tra i problemi principali del sistema: come succede per le pale eoliche, pericolose per i volatili, queste turbine sono paragonabili ad un predatore per i pesci oceanici. Oltre a ciò i ricercatori stanno studiando alcune modalità per lo sfruttamento simultaneo dell’energia cinetica delle onde e della differenza di temperatura tra le correnti e tra la superficie e l’acqua in profondità.

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