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Energia dai rifiuti, un mercato in ritardo

L'Europa potrebbe essere il cuore delle centrali elettriche di energia dai rifiuti nel mondo, ma il costante predominio della regione in questo settore è minacciato dalla lenta pianificazione e dalla recessione economica.

(Rinnovabili.it) – Pur potendo contare su oltre 430 centrali per la produzione di energia da rifiuti e generando un fatturato di oltre 3,1 miliardi di euro nel 2008, il mercato europeo di settore ha subito nel sopracitato periodo un considerevole rallentamento della crescita. A tirare il freno, secondo gli analisti di Frost & Sullivan, sono soprattutto le lungaggini burocratiche che ancora interessano le amministrazioni europee.
“Il processo per ottenere un’autorizzazione ambientale per la costruzione di tali impianti è abbastanza noioso, e richiede una notevole quantità di tempo”, ha spiegato l’analista Karthikeyan Ravikumar. “Il ritardo incide sul prezzo delle materie prime e, di conseguenza, sulle entrate complessive”. Ad incidere anche l’attuale rallentamento economico che influenzerà di conseguenza le prospettive di espansione del mercato, limitando la quantità di investimenti destinati a tale business.
A giocare un ruolo positivo è stato il grande supporto che l’Unione europea ha dimostrato negli ultimi cinque anni per dirottare i rifiuti dalle discariche agli impianti energetici. La ricerca sottolinea il particolare impegno dimostrato dal Regno Unito, particolarmente attivo in questo settore negli ultimi mesi. Soltanto ad agosto, il governo britannico ha concesso il permesso di Peel Environmental per la costruzione di una centrale da 95 MW nel Cheshire, che brucerà 600.000 tonnellate di rifiuti ogni anno.