Rinnovabili

Energia: Confindustria, crisi colpisce consumi in Friuli

L’ingegner Antonio Nonino e’ stato confermato a capo del gruppo Energia e Servizi a Rete di Confindustria Udine. Nella sua relazione ha tracciato un quadro congiunturale del settore. La fase poco favorevole che ha colpito l’economia nel corso del 2008 si e’ riflettuta in maniera evidente sui consumi energetici che hanno risentito direttamente della debolezza della produzione industriale. Nel corso del 2008 si deve infatti segnalare la flessione complessiva dei consumi di energia elettrica, pari a -0,7 rispetto al 2007. Tale risultato rappresenta la prima riduzione della domanda di elettricita’ dal 1981 a oggi. A livello territoriale la variazione della domanda e’ differenziata sul territorio nazionale: nel corso del 2008 e’ apparsa decisamente in calo a nord-ovest (mediamente -3,3), ridotta ma piu’ stabile a nord-est e nel centro Italia (-0,5), in aumento al sud e nelle isole (+3,1). Tale richiesta e’ stata soddisfatta per l’88,3 con la produzione nazionale destinata al consumo, che e’ cresciuta dell’1,4 rispetto al 2007, e per la restante parte (11,7) dal saldo fra import ed export con l’estero per complessivi 39,6 miliardi di kilowattora, in calo del 14,5 ul 2007. Le importazioni di energia elettrica a tale incremento fornito dai parchi eolici per oltre 500 MW di nuovi impianti.
In particolare, si e’ registrato un aumento della produzione da fonti rinnovabili: geotermico, eolico e fotovoltaico (+26,0) e di quella idrica (+18,3). In calo e’ risultata invece la produzione termoelettrica (-2,1), con una drastica riduzione di quella ricavata da prodotti petroliferi (-20,2, passando dai 22.866 GWh del 2007 ai 18.250 del 2008); diminuita e’ anche la produzione da combustibili solidi (-0,9) e gas derivati (-3,1).

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