Spuntare i migliori prezzi sul mercato per abbassare due bollette da capogiro: e’ l’obiettivo di Molise Acque e Asrem (l’Azienda sanitaria unica del Molise) che si presenteranno come un’unica centrale di acquisto alla Borsa elettrica italiana. Per far funzionare la sanita’ molisana l’Asrem spende, ogni anno, circa tre milioni e mezzo di euro. Nell’ottica del taglio dei costi rientra, dunque, anche l’energia con un risparmio presunto di circa il 10%. Piu’ corposo, invece, il risparmio per l’azienda regionale Molise Acque, che si occupa dell’approvvigionamento idrico ai 136 comuni della regione. Per far funzionare 35 centrali di sollevamento e 200 chilometri di rete si spendono circa 13 milioni di euro all’anno. Ogni due litri di acqua sollevati consumano mezzo litro di petrolio equivalente. Negli anni ’80 – ha spiegato il direttore generale di Molise Acque, Matteo Pasquale, nel corso di una conferenza stampa – l’incidenza di energia elettrica sul costo di produzione e distribuzione era del 10-15%, oggi e’ salito al 60%. Di questo passo si rischia seriamente l’approvvigionamento idrico”. L’acquisto di energia a prezzi inferiori produrra’, per Molise Acque, un risparmio di circa un milione e mezzo di euro, ma la societa’ vuole ridurre la spesa complessiva di un quarto nel prossimo triennio. “Abbiamo un programma – ha aggiunto Pasquale – che include altri due provvedimenti: da un lato la riduzione degli sprechi nelle condotte dei comuni, dall’altro la costruzione di centrali idroelettriche con cui alimentare i nostri fabbisogni”. L’accordo tra Asrem e Molise Acque fa da apripista ad altri che, nel prossimo futuro, potrebbero interessare altri enti della regione.