Rinnovabili

Enel, tensioni in Parlamento sulla riforma della Borsa elettrica

Enel è da tenere d’occhio a piazza Affari in quanto, secondo indiscrezioni di stampa riportate dal quotidiano spagnolo El Economista, Acciona avrebbe aumentato la richiesta di 2 miliardi di euro rispetto agli 11 miliardi offerti dal colosso elettrico italiano per l’acquisto del 25% di Endesa in suo possesso.

La differenza emergerebbe da una diversa valutazione degli asset delle fonti rinnovabili di Endesa, che andrebbero a coprire parte dell’esborso da parte di Enel. Contemporaneamente il decreto anti-crisi sarà ancora discusso oggi alla Camera, per poi approdare in Senato.

Le tensioni sulla riforma del mercato elettrico sono alte, in particolare sulla divisione del mercato nazionale in sole 3 zone, invece che 6. Tale elemento innesca infatti le polemiche da parte delle regioni che pagano l’energia ai prezzi più elevati e che mettono in evidenza le carenze della rete ad alta tensione, che dovrebbe permettere lo scambio di energia tra le varie aree del Paese.

Inoltre l’articolo 24, che riguarda i rimborsi degli aiuti di Stato, non sarebbe stato modificato. “Crediamo che sarà dunque necessaria da parte del Governo la stesura di linee guida, al di fuori della legge, che pongano fine ai dubbi interpretativi rispetto a chi debba ancora provvedere al pagamento delle imposte arretrate”, afferma in una nota di oggi Intermonte. 

”Al momento confidiamo che gli impatti finali per le società quotate saranno minori di quelli ipotizzabili in un caso pessimistico. Un chiarimento su questo punto è atteso per oggi o domani”, aggiungono gli esperti della sim che sul titolo Enel in particolare, anche alla luce delle incertezze che ancora caratterizzano la vicenda Endesa, confermano una visione negativa: underperform. Al momento l’azione Enel in Borsa cede l’1,93% a 4,31 euro.
(Francesca Gerosa)

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