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Enel: in Romania investimenti per 700 milioni di cinque anni

Enel conferma il suo impegno in Romania che prevede 700 milioni di euro di investimenti nei prossimi 5 anni per l’ammodernamento della rete e lo sviluppo nel settore della produzione di energia. E’ quanto emerso nel corso del seminario ”Romania e Italia, opportunita’ di sviluppo” organizzato a Bucarest dalla stessa Enel e da Ania-Confindustria. Obiettivo dei lavori, cui hanno partecipato il ministro dell’economia rumeno Adriean Videanu, e l’ambasciatore italiano Mario Cospito, avviare una sinergia che consenta ai fornitori di seguire Enel nei 22 paesi in cui opera in modo da poter esplorare nuovi mercati per le tecnologie nazionali. In Romania, in particolare, Enel possiede il 30% della distribuzione elettrica ed ha varato un programma di investimenti per il potenziamento dell’infrastruttura nelle regioni di Muntenia Sud, Banat e Dobrogea cui si aggiungono diverse iniziative sul fronte della generazione. Tra queste il progetto per l’installazione di 200 MW eolici a Dobrogea, con i primi aerogeneratori che saranno operativi entro la prima meta’ del 2010. Prevista anche la partecipazione dell’Enel nel team di sei investitori che svilupperanno le unita’ 3 e 4 della centrale nucleare di Cernavoda oltre alla costruzione di due centrali a carbone: una da 800MW a Galati e un’altra a Braila in collaborazione con E.On e Termoelectrica. Per Enel, ha detto il direttore Acquisti e Servizi Enel, Antonio Cardani, e’ importante poter fare affidamento ”su fornitori che ci aiutino ogni giorno ad innovare e ad essere competitivi” e in questo senso ”la Romania rappresenta il primo paese dove apriamo un terreno di confronto e di studio sulle varie opportunita’ e proseguiremo su questa strada anche nei 22 paesi del mondo dove siamo presenti”. Questi invstimenti, ha detto il presidente di Anie Guidalberto Guidi, rappresentano per le imprese italiane ”una grande opportunita’, di fondamentale importanza, per portare all’estero tecnologie gia’ sviluppate in Italia. Se all’inizio della presenza italiana in Romania si e’ valutato soprattutto il vantaggio competitivo derivante dal minor costo del lavoro, oggi la valutazione e’ senza dubbio caratterizzata da un orientamento piu’ teso verso l’acquisizione di quote di mercato anche in settori ad alta tecnologia”.