Rinnovabili

Enel Green Power e Terrae insieme per lo sviluppo delle biomasse

Terrae, la Società che ha lo scopo di riconvertire e valorizzare il settore bieticolo-saccarifero, ANB- Associazione Nazionale dei Bieticoltori – ed Enel Green Power hanno firmato un accordo finalizzato all’acquisizione di una quota
del 15% del capitale sociale di Terrae da parte di EGP, società leader mondiale nelle fonti rinnovabili.
L’accordo siglato fa seguito al precedente protocollo d’intesa tra i tre partner, finalizzato alla promozione congiunta di progetti di generazione elettrica da biomasse, con l’obiettivo di riunire in un unico soggetto tre componenti indispensabili: quella agricola, che dispone delle filiere per la produzione da biomasse; quella industriale per gestire la generazione di energia; quella finanziaria per garantire il sostegno alla realizzazione dei progetti di investimento.
L’ingresso nella compagine sociale di Terrae, quale partner industriale consentirà ad Enel Green Power l’accesso diretto alla filiera agro-industriale, con significative sinergie per
l’approvvigionamento della biomassa, ed al know-how agronomico di associazioni e consorzi, applicato alle colture da biomassa.
L’accordo prevede, inoltre, una partecipazione di controllo di Enel Green Power nelle società di scopo appositamente costituite per lo sviluppo delle singole iniziative di carattere industriale, con potenza superiore ad 1 MW.
Terrae ed Enel Green Power stanno predisponendo il Piano Industriale del quale svilupperanno congiuntamente le linee guida. L’azione sarà indirizzata prevalentemente alla realizzazione e gestione di progetti di generazione elettrica da biomassa sulla base di intese di filiera, con la possibilità di sviluppare anche altri progetti relativi ai settori bieticolo-saccarifero, agroindustriale, agroalimentare ed agro-energetico.
L’accordo prevede inoltre la vendita delle azioni residue di Terrae a investitori istituzionali, ivi inclusi i partner finanziari.
“Come Enel Green Power crediamo fortemente nel valore e nelle potenzialità della biomassa agricola nazionale – ha detto Francesco Starace, Amministratore delegato e Direttore generale di EGP. Sviluppando la filiera corta, ossia le biomasse locali, si valorizza il territorio intorno all’impianto, incoraggiando la necessaria differenziazione
delle coltivazioni dedicate verso quelle energeticamente più utili, e si sviluppa l’indotto. La biomassa da filiera corta risulta, pertanto, una fonte non soltanto più sostenibile dal
punto di vista ambientale, ma anche in grado di dare un maggior contributo alla sicurezza energetica nazionale e di costituire un terreno di incontro tra mondo agricolo e
mondo energetico.”
“L’accordo ha una grande valenza strategica – ha sottolineato Federico Vecchioni, Presidente di Terrae – perché consente alle imprese agricole ed agli agricoltori già
impegnati nel settore bieticolo-saccarifero, di disporre nel processo di riconversione verso la dimensione agroenergetica e agroindustriale, del valore aggiunto apportato da uno dei più grandi player internazionali nella produzione di energia da fonti rinnovabili.
Terrae diventa così pienamente una company agroindustriale destinata a trainare il riposizionamento dell’agricoltura italiana al centro dell’economia reale’”.

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