Al via da oggi la nuova centrale geotermica di Chiusdino, nell’omonimo comune in provincia di Siena.
L’impianto, che ha una potenza installata di 20 MW, sarà in grado di produrre a regime oltre 145 milioni di chilowattora, corrispondenti ai consumi elettrici di 55.000 famiglie, e di evitare l’emissione in atmosfera di 100.000 tonnellate di CO2, oltre a un risparmio di combustibili fossili per 32.000 TEP (tonnellate equivalenti di petrolio) all’anno.
Il progetto, che ha richiesto un attento studio di impatto ambientale per consentire un ottimale inserimento paesaggistico, è all’avanguardia nel campo delle centrali geotermiche, utilizzando i migliori standard di qualità e sicurezza sviluppati nel corso di un’esperienza lunga un secolo, che rende Enel Green Power leader mondiale in questo settore.
La centrale di Chiusdino, che sarà completata con la perforazione di 5 pozzi ulteriori, va ad aggiungersi all’impianto di Radicondoli 2, sempre in provincia di Siena, messo in marcia all’inizio del mese di novembre.
Chiusdino è stata sviluppata dalle strutture interne di ingegneria di EGP e costruita utilizzando in gran parte imprese e manodopera locali. Importante è stata la collaborazione con gli Enti locali che ha consentito di condividere le scelte relative all’ambientalizzazione dell’impianto, in particolare per quanto riguarda l’aspetto visivo.
“Con l’entrata in esercizio di Chiusdino e Radicondoli 2, la nostra capacità geotermica in Toscana sale a 728 MW, con una produzione tale da soddisfare il fabbisogno di 3 milioni di famiglie, nel pieno rispetto dell’ambiente – ha detto Francesco Starace, Amministratore delegato di Enel Green Power. Un risultato che ci rende orgogliosi e che conferma il primato tecnologico e realizzativo a livello mondiale, che l’Italia, con EnelGreenPower, detiene in questo settore delle rinnovabili”.