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Enel: Conti, con 25% Endesa profitti superano costo finanziamento

“E’ vero che il livello di indebitamento e’ cresciuto, ma quel che conta davvero e’ se i flussi di cassa sono in grado di far fronte a questo aumento. E nel nostro caso e’ sicuramente cosi'”. Lo afferma, in un colloquio con Affari&Finanza di Repubblica, l’a.d. di Enel Fulvio Conti.
Per il manager l’indebitamento finanziario netto della societa’, che a fine 2008 e’ pari a 50 mld, non sara’ un problema neanche con l’acquisto, che si conta di portare a termine prima del Cda dell’11 marzo, di un’ulteriore quota del 25% in Endesa. L’operazione, secondo alcuni analisti, potrebbe portare l’indebitamento di Enel a 61 mld. “Con questa acquisizione -spiega Conti- si andra’ ad aumentare il debito, ma le nuove linee di credito avranno scadenze lunghe, 5-7 anni. Inoltre, quello che piu’ conta e’ che, con il consolidamento della totalita’ di Endesa, per noi il costo del finanziamento sara’ comunque inferiore al profitto che potremo trarre dalla societa’ spagnola”.
Per far fronte all’aumento del debito senza incorrere nei rigori delle agenzie di rating, Enel potrebbe abbassare i dividendi che saranno pagati nel 2009, oppure fare delle dismissioni. Conti conferma la sua preferenza per questa seconda possibilita’: “la scelta di mantenere un adeguato livello di remunerazione degli azionisti e’ stata presa dal Cda, ed e’ coerente con la nostra capacita’ di generare flussi di cassa. I nostri investitori ci considerano un porto sicuro, e noi continueremo a non deluderli. La verita’ e’ che se il nostro dividend yield sembra cosi’ alto cio’ dipende dal fatto che il titolo Enel e’ sottovalutato. La nostra azione e’ scesa in Borsa come tutte le altre, ma il mercato non valuta adeguatamente la nostra capacita’ di produrre piu’ di 14 mld di Ebitda, che nel corso del 2009 crescera’ ancora”. red/rov

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