(Rinnovabili.it) – Riduzione della dipendenza energetica dall’estero, diminuzione dei consumi dalle fonti fossili, aumento degli investimenti su infrastrutture, ‘smart grids’, efficienza energetica e FER – sono questi i punti principali illustrati ieri dall’ENEA che, nel corso dell’audizione in _Commissione Industria_ al Senato ha presentato i suoi scenari di analisi nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla *strategia energetica nazionale* (Sen) al 2020-30.
Senza un _cambio di rotta_ che preveda ulteriori interventi nella politica energetica italiana, il Belpaese – stando allo *scenario di riferimento* dell’Agenzia – rischierebbe di aumentare i suoi consumi finali lordi di energia di _138 -144 Mtep al 2020-30_ (rispetto agli attuali 130 Mtep), con un tasso di crescita medio annuo dello _0,5% nel periodo 2010-30_.
Al contrario, secondo le anticipazioni date dallo scenario strategico dell’ENEA, “_tenendo conto delle misure e delle indicazioni del PAEE 2011 (Piano d’azione per l’efficienza energetica), del PAN e del D.Lgs 28/2011 (compreso il quarto Conto energia per il fotovoltaico), i consumi energetici rimarrebbero pressoché invariati fino al 2020, con solo un lieve aumento nel periodo 2020-30 per un consumo finale lordo di 132 Mtep._”
Le prospettive “ottimistiche” dell’Agenzia Nazionale, auspicherebbero quindi una capacità installata da fonte rinnovabile di quasi _50 GW nel 2030_ (rispetto ai 42 GW installati entro lo stesso anno senza gli accorgimenti strategici) ed un fabbisogno di energia primaria da combustibili fossili – parallelamente legato alla dipendenza del nostro Paese verso le fonti tradizionali estere – di circa _l’82-80% nel 2020-30_, (contro quasi l’85-84% del totale nel 2020-30).
Secondo il Commissario ENEA Giovanni Lelli – “_è prioritario per il nostro Paese ridurre la dipendenza energetica dall’estero puntando sulla diversificazione delle fonti, il potenziamento di infrastrutture, la realizzazione di un sistema di smart grids e di una politica di investimenti che favorisca efficienza e risparmio energetico nel settore residenziale ed industriale._”
A proposito delle energie rinnovabili invece, Lelli sottolinea che “_incentivare solo la domanda di sistemi e componentistica non è sufficiente per lo sviluppo di una filiera industriale nazionale nel campo delle rinnovabili_”.
“_Dovremmo anche riuscire a stimolare gli investimenti in nuova capacità produttiva nazionale attraverso un ampio ventaglio di incentivi agli investitori, oltre che con un efficace e stabile sistema di incentivazione della domanda_”.