Rinnovabili

Enea e CCR si stringono su rinnovabili e ambiente

(Rinnovabili.it) – Idrogeno, fotovoltaico, ma anche inquinamento, cambiamenti climatici e sicurezza tecnologica. Toccherà una vasta area di ambiti scientifici e tecnologici il Memorandum of Understanding sottoscritto ieri dal Centro Comune di Ricerca (CCR) della Commissione Europea e l’Agenzia nazionale italiana per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA). Roland Schenkel, direttore generale del CCR, e l’ing. Givanni Lelli Commissario dell’ENEA i firmatari in prima persona del Protocollo che rinnova e potenzia una collaborazione esistente già da tempo fra i due enti di ricerca promuovendo la condivisione d’informazioni, strumenti e dati scientifici, la nascita di nuove iniziative e progetti comuni, così come la valorizzazione dei risultati ottenuti.
La cooperazione parte specificatamente da una serie di aree e domini specifici d’interesse precedentemente identificati tra cui: efficienza energetica negli usi finali, solare fotovoltaico, bioenergia, tecnologie low carbon, modellazione di sistemi energetici, celle a combustibile, qualità dell’aria ed inquinamento atmosferico, inquinamento idrico, cambiamenti climatici, tecnologie di osservazione della Terra, problematiche ambientali nel Mediterraneo, analisi del ciclo di vita, valutazione e certificazione ambientale.
“L’ENEA ed il CCR – ha dichiarato Schenkel – sono grandi organismi pubblici di ricerca di dimensioni simili, con competenze complementari, e lavorano in molte aree scientifiche e tecnologiche (S&T) comuni di fondamentale importanza per i cittadini. Questo rende l’ENEA un alleato ed un partner di ricerca naturale per il CCR”. Un Comitato direttivo gestirà il coordinamento delle varie attività e la creazione di strutture di ricerca comuni. “L’accordo con il CCR – ha aggiunto Giovanni Lelli – rappresenta un traguardo importante nell’ambito della strategia di internazionalizzazione dell’ENEA. Di recente il Governo italiano ha assegnato all’ENEA lo status di “Agenzia”, pertanto prevediamo che gli scambi scientifici che deriveranno da questo accordo saranno estremamente proficui per lo svolgimento della nostra missione a livello sia italiano che europeo”.

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