Rinnovabili

Emilia Romagna: regione leader degli impianti a biomassa

L’iniziativa ha come obiettivo quello di creare una filiera agro-alimentare regionale, attraverso imprese agricole che producono materie prime (sorgo, colza, pioppo, salice) per trasformarle in energia. Quest’ultima verrà o utilizzata direttamente dall’impresa, oppure venduta, purchè il beneficiario dell’introito sia comunque l’azienda agricola. I cinque nuovi impianti, che si aggiungono ai 21 già esistenti, potranno contare su uno stanziamento regionale pari a un milione e mezzo di euro che, compreso il finanziamento privato, movimenterà circa 4,2 milioni. I contributi potranno coprire il 35% della spesa massima ammissibile. A realizzare i cinque impianti saranno altrettante imprese o consorzi che hanno ottenuto il punteggio più alto nella graduatoria, formata dopo il bando emesso dalla Regione nell’ottobre scorso. Gli impianti previsti saranno di quattro tipologie: a gas combustibile ottenuto con l’ossidazione parziale di materia organica; a combustione diretta di legno o pallets; a olio combustibile ottenuto dalla spremitura di coltivazioni come colza o girasole; a biogas prodotto dalla fermentazione batterica di residui vegetali. (fonte Ansa)

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