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Emergenza: oggi la Giornata Mondiale dell’Acqua

Una giornata dedicata alle difficoltà di chi non ha accesso ad un bene prezioso e indispensabile come l'acqua. Ma anche per riflettere sugli sviluppi futuri della disponibilità di questo elemento, essenziale per la vita, ma per il quale le previsioni sono assolutamente pessimistiche.

(Rinnovabili.it) – Si parla di acqua e subito occorre citare i morti. Nel mondo muoiono per mancanza di risorse idriche potabili circa 8 milioni di persone all’anno. Questa è la situazione oggi, ma questo bene prezioso che abbiamo usato male, inquinato e spesso per i profitti di pochi e non per il beneficio di tutti (come anche per l’aria) rischia di darci ben più gravi problemi in un futuro non molto lontano. Nel 2030 circa il 50% degli abitanti del mondo potrebbe rimanere all’asciutto, senz’acqua.
Oggi è la “Giornata mondiale dell’Acqua” promossa dalle Nazioni Unite in tutto il mondo. Ban Ki-Moon, segretario generale dell’Onu, ha lanciato il suo appello: “Muoiono più persone a causa dell’acqua non sicura che non a causa di tutte le forme di violenza, inclusa la guerra – e continua – giorno dopo giorno noi versiamo milioni di tonnellate di acque reflue non trattate e di rifiuti industriali e agricoli nel sistema idrico mondiale. E i poveri continuano a patire soprattutto a causa di inquinamento, carenza idrica e mancanza di igiene adeguata”.
“Acqua pulita per un mondo sano”. E’ questo lo slogan dell’edizione 2010. Stavolta si punta il dito sul problema della qualità dell’acqua e l’Onu ha lanciato il programma ‘Acqua malata’ avvertendo che: “Circa due milioni di tonnellate di rifiuti, che si traducono in oltre 2 miliardi di tonnellate di acqua inquinata, sono scaricati quotidianamente nei fiumi e nel mare lasciando enormi ‘zone morte’ che soffocano pesci e barriere coralline mettendo a repentaglio l’ecosistema marino di oggi e di domani”.
La mancanza di acqua pulita, uccide quasi due milioni di bambini l’anno sotto i cinque anni di tifo, di colera, di dissenteria e di gastroenterite. L’acqua sporca provoca la dissenteria, che miete oltre due milioni di persone ogni anno. Inoltre, il documento Onu sottolinea che “il consumo d’acqua contaminatala fa sì che metà dei letti d’ospedale sia occupata da pazienti che soffrono di malattie conseguenti”.
Inquinamento, sprechi, i disastrosi effetti del surriscaldamento aumenteranno il gap tra il Nord e il Sud del mondo. E l’Africa è la zona più colpita, con 250 milioni di persone coinvolte, con seri rischi per l’area sub-sahariana, ma c’è poi il Medio Oriente e anche i Paesi arabi.
Le previsioni insomma sono drammatiche: una popolazione mondiale che entro il 2050 aumenterà di 2,5 miliardi e che vedrà crescere i senz’acqua nei Paesi in via di sviluppo, tanto che l’emergenza ha spinto l’Onu a dichiarare il periodo 2005-2015 come il decennio internazionale per l’azione “Acqua per la Vita”.